IL PROGETTO
L’Istituto regionale della Vite e del Vino ha impiantato nell’isola dei vigneti sperimentali per la produzione di Zibibbo. Coinvolto anche l’enologo Tachis
Missione Linosa
In mezzo al Mediterraneo, sferzata dai venti, conosce le sue fortune nel periodo estivo, quando i suoi undici chilometri di spiagge si riempiono di turisti. In inverno torna in una sorta di letargo.
Ma l´isola di Linosa nasconde al suo interno una ricchezza più intima: i suoi terreni di origine vulcanica e le migliaia di microclimi che la caratterizzano, la rendono il luogo ideale per la coltivazione della vite.
L´IRVV ha avviato quest´anno un progetto di valorizzazione dell´isola attraverso la produzione vitivinicola. L´Istituto ha acquistato 0,7 ettari di terreno, che si trovano nella conca centrale dell´isola, nei campi lavici delimitati da tre monti. Qui sono stati impiantati i vigneti sperimentali per la produzione di uva Zibibbo. Il vigneto è composto da una parte di piante innestate e una parte di barbatelle selvatiche che permetteranno di utilizzare le gemme delle vecchie piante già presenti. Da queste viti verrà realizzato un vino passito o un vendemmia tardiva.
L´isola ha sempre avuto una vocazione agricola. L'enorme quantità di piante di Fichi d'India fece sì che fino agli anni ´80 si sviluppasse l'allevamento di bovini sia da carne che da latte. Venivano allevati anche conigli, galline, capre e asinelli per il trasporto umano. L'allevamento durò fino alla fine degli anni '80 quando venne chiuso il mattatoio.
Oggi al posto delle piante di Fichi d´India saranno impiantati i vigneti. L´irvv ha deciso di puntare su quest´isola, con un progetto che intende valorizzare e stimolare la viticoltura e l´enologia e fornire una prospettiva occupazione che non sia legata unicamente al periodo estivo.
“Un´iniziativa è a sfondo culturale – precisa Vincenzo Melia, dell´Istituto vite e vino -, il vino è un simbolo capace di attirare investimenti. Il progetto prevede il coinvolgimento di un grande enologo, Giacomo Tachis, persona di profonda cultura storica, umanistica e grande conoscitore dell´enologia delle isole del Mediterraneo”.
La sperimentazione è partita nel mese di dicembre. Sono stati individuati i soggetti disponibili. A marzo sono stati realizzati i primi impianti. Fra 3 anni la prima vendemmia, ma già da quest´anno è in progetto una prima vinificazione con le uve dei piccolissimi e vecchi impianti già esistenti.
Ma i vigneti sperimentali sono solo l´inizio, i terreni da recuperare sono più dell´80 % del territorio. Linosa è una terra vergine che aspetta di essere scoperta, una Pantelleria in miniatura. Nel futuro l´istituto prevede anche la possibilità di far nascere una struttura di trasformazione e affinamento del vino.
Ciro Frisco