L'EVENTO/2
Al via la manifestazione gastronomica Bonton. Mostre, cene d’autore e laboratori dal 6 all’8 giugno a Bonagia, sulla costa trapanese
Alla corte
del tonno rosso
Il tonno rosso come occasione d’incontro culturale. Il pesce più famoso della costa occidentale siciliana diventa panacea di gusto a Bonton, rassegna enogastronomica giunta alla terza edizione, che celebra il mito di questo prodotto dedicandogli un intero evento.
Appuntamento previsto per il 6-7-8 giugno a Bonagia, sulla costa trapanese famosa per la sua antica tradizione di pesca, dove è ancora oggi presente la struttura di una tonnara in disuso. Il secondo luogo prescelto per la manifestazione è l’isola di Favignana, dove ancora si fa mattanza.
“Bonton non è soltanto declinazione culinaria di ricette antiche e moderne, aventi come protagonista il tonno, che sfilano l’una accanto all’altra, ma è anche un’occasione per fare sistema tra tutte quelle nicchie gastronomiche trapanesi che il mercato estero come quello interno sta cominciando ad apprezzare solo adesso – spiega il commissario straordinario della Provincia di Trapani, Salvatore Rocca -, che ha firmato un protocollo d’intesa con la Camera di Commercio trapanese per lo sviluppo dei prodotti locali durante Bonton”.
Non solo tonno, dunque, anche altre eccellenze gastronomiche sfileranno a Bonton, quali il vino, rappresentato da una decina di aziende del territorio, e l’olio extravergine d’oliva che, oltre ad essere presente in degustazione, sarà oggetto del concorso “Bon Olio”, che incoronerà il migliore prodotto tra le oltre 24 aziende candidate.
E poi ancora cene d’autore allestite dalle giovani ma sapienti mani di Gianni Zichichi del ristorante Nanni di Trapani, degustazioni guidate, visite al museo della tonnara, gite in barca a vela, convegni a tema e la particolare presenza di Slow Food, che parteciperà con dei laboratori sul tema del mare e con un momento didattico di accostamento tra i dolci protagonisti di “Dolcemente Erice” ed il tonno rosso trapanese.
“Una manifestazione che cresce, insomma, in impegno e dimensioni ma soprattutto in spessore culturale” afferma Paolo Salerno di Ps Advert, organizzatore da tre stagioni della kermesse. “Dai laboratori ai wine tasting, finendo con la possibilità di ascoltare le preghiere dei tonnaroti prima della mattanza, ogni cosa è stata pensata per restituire alla gente la consapevolezza delle proprie origini, fatte essenzialmente da fatica, lavoro e da una tradizione ittica d’eccellenza oggi come ieri”.
L.D.T.