Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 15 del 28/06/2007

CIBO & GENETICA: Dall’Olanda arriva il prosciutto in provetta

27 Giugno 2007
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    CIBO & GENETICA

prosciutto.jpgGià avviato dall'Università di Utrecht l'allevamento di tessuti di maiale per produrre carne destinata al consumo. Allarme della Coldiretti: rischio anche per le tavole degli italiani

Dall’Olanda arriva
il prosciutto in provetta

Sulle nostre tavole starebbe per arrivare il “prosciutto in provetta”. L'allarme è stato lanciato dalla Coldiretti: ''Si tratta – spiega l'organizzazione agricola – di prosciutti ottenuti esclusivamente in laboratorio dopo i risultati delle ricerche resi noti dall'Università di Utrecht in Olanda, dove si stanno 'allevando' in provetta tessuti di maiale al fine di produrre carne direttamente per il consumo''.


In pratica, secondo la Coldiretti, ''i ricercatori, guidati dal professore di Scienze veterinarie Bernard Roelen, hanno isolato cellule staminali di maiale che si dividono e moltiplicano fino a diventare una massa muscolare grazie a una 'alimentazione' fondata su nutrienti non specificati e a una stimolazione con corrente elettrica''. La ricerca, viene sottolineato, ''viene incredibilmente presentata come una opportunità per evitare l'allevamento in stalla dei maiali e la loro successiva macellazione, ma anche come una necessità per evitare problemi ambientali di smaltimento''. Complessivamente rivela l'organizzazione, lo sviluppo di queste ricerche ''acquista un particolare significato in Olanda che, nonostante le dimensioni territoriali, è un importante produttore, consumatore ed esportatore di carne di maiale''.La Coldiretti denuncia come questo tipo di sperimentazioni ''rappresenti una preoccupazione anche per l'Italia, dove ogni anno arrivano dall'estero milioni di cosce di maiale destinate spesso a essere spacciate come prosciutti Made in Italy perchè non è chiaro l'obbligo di indicare in etichetta l'origine degli allevamenti''. Intanto si registra una tendenza fortemente positiva del settore italiano dei salumi, con particolare riferimento al mercato europeo. È quanto emerge da un rapporto sui dati economici del 2006, presentato dall'associazione degli industriali delle carni (Assica), riunita a Bruxelles per il suo incontro annuale, nei giorni scorsi, in occasione del cinquantesimo anniversario dell'Ue. In base al rapporto presentato oggi, il 2006 è stato un anno positivo, dopo un calo dei consumi nel periodo 2003-2006. Ora le cifre indicano una crescita del 7,1% nelle esportazioni per un corrispettivo di circa 769 milioni di euro (con una preferenza per prosciutto crudo e speck).

Elena Mancuso