IL PERSONAGGIO
Una giovane enologa ha vinto la borsa di studio istituita dall'azienda Planeta. Si chiama Lorenza Scianna e lavora a Marsala. E in questo articolo spiega perché ama i bianchi
Tutta Grillo,
Riesling e Tolstoj
Ha vinto 2.500 euro con una tesi sull'affinamento dei vini bianchi sulle fecce. Tema tecnico, come è giusto che sia per una giovane laureata in enologia a Marsala, grazie al corso di studi istituito dalla facoltà di Agraria di Palermo. Tema caro a tanti enologi che guardano con grande attenzione alla fase dell'affinamento, momento delicato da cui si determinano buona parte delle sorti del vino.
Lei si chiama Lorenza Scianna, una passione per la lirica e i classici (Tolstoj, ma non solo) oggi è attivamente impegnata in una cantina marsalese, la Fondo Antico di Giuseppe Polizzotti, a fianco di un bravo winemaker come Vincenzo Bambina. Proprio a Marsala Lorenza ha anche maturato l'idea di abbandonare un corso di studi totalmente diverso e dedicarsi al mondo del vino. Ora ha vinto la borsa di studio istituita dall'azienda Planeta che ogni anno intende così premiare chi si è distinto nel corso di studi e dare la possibilità di migliorare le proprie conoscenze in campo enologico. Un premio consegnato a Palermo qualche giorno fa nell'ambito di Viaggio in Sicilia, la mostra che la cantina di Menfi ha allestito allo Spasimo. “Perché questa tesi? Forse perché amo di più i bianchi, e quello dell'affinamento e un aspetto che mi affascina” dice Lorenza Scianna -“Il mio desiderio è quello di provare a realizzare un bianco longevo che resista al tempo. Credo che in Sicilia si possa fare. Ma non dovremmo correre dietro al mercato che invece li vuole troppo presto e quindi troppo giovani. Ci vuole tempo”. E aggiunge: “In Sicilia c'è un clima favorevole alla maturazione completa e complessa delle uve. Quindi il territorio è al nostro fianco, ci vorrebbe solo più coraggio. I profumi? Chiaramente se il bianco è longevo avrà profumi più complessi, minerali. E qui dovremmo educare il consumatore ad apprezzare anche un bianco che non ha l'impatto olfattivo dei vini che hanno appena finito la fermentazione alcolica ma che presenta quelli più complessi dovuti alla sua maturazione”. Il vitigno che conosce di più è il Grillo, e le sembra anche l'uva più elegante che si coltivi in Sicilia. Ma il vitigno che più l'affascina è invece il Riesling. Non caso un'altra varietà di uva adatta per bianchi molto longevi da cui si ottengono vini davvero duraturi che sanno di idrocarburi e al palato si avvertono eleganti e ricchi di mineralità.
F. C.