TENDENZE
La moda diventa fenomeno. Sempre più locali propongono il bicchiere anziché una bottiglia intera
Francia, il vino a calice
salva i ristoranti dalla crisi
In Francia nove ristoranti su dieci propongono ormai la vendita di vino al bicchiere, un fenomeno che contribuisce a rilanciare gli incassi dei ristoranti nonostante la crisi.
Ormai «nove ristoranti su dieci propongono la mescita di vino al bicchiere», dice Nicolas Nouchi, dello studio specializzato Chd conseil, che interroga centinaia di ristoratori ogni anno. Spesso, aggiunge, i ristoranti si «limitano a quattro vini venduti in media a 3,70 euro» al bicchiere. Ma sono sempre di più i ristoratori che scelgono di salire in qualità, proponendo la mescita al bicchiere di bottiglie più prestigiose. Un fenomeno che secondo gli esperti rappresenta una manna per i ristoratori. «Con il piatto del giorno – dice ancora Nouchi – il vino rappresenta uno degli ultimi elementi di differenziazione con il fastfood». «La repressione dell’alcool al volante e la crisi» economica hanno fatto scendere il consumo di vino, soprattutto al ristorante, ha spiegato Guillem Kerambrun, uno dei responsabili dell’Alain Ducasse Entreprise, che in questi giorni partecipa a Sirha, grande salone della ristorazione di Lione. «Il vino servito al bicchiere è stata una soluzione importante», gli fa eco Fabrice Sommier, del gruppo Georges Blanc, aggiungendo: «Rappresenta dal 20 al 25% del vino venduto in uno dei nostri grandi ristoranti gastronomici a Vonnas. E il »15-20%« nei cinque bistrot del gruppo nella regione Rhone-Alpes. Il gruppo Ducasse, propone invece nei suoi numerosi esercizi quattro o cinque tipi di rosso e altrettanti bianchi al bicchiere. “17-18% delle nostre bottiglie sono vendute al bicchiere e rappresentano dal 22 al 23% del nostro fatturato”, sottolinea ancora Kerambrun.