L’INIZIATIVA
Esperti dall’Italia e dall’estero per due giorni a Palermo. Si discuterà di microbiologia e lieviti in un workshop organizzato dall’Irvv. “Le ricerche di oggi saranno i prodotti enologici del domani”
I vini del futuro
Nove esperti provenienti dall’Italia, e non solo, a confronto a Palermo sulle innovazioni che riguardano i fermenti in campo enologico.
Un workshop, dal titolo ‘Qualità. Innovazione e territorio: la ricerca microbiologica per i vini del futuro’, che riunirà le personalità più rappresentative di questo panorama scientifico con “l’obiettivo – come spiega Daniele Oliva, dirigente dell’Unità operativa di biotecnologie applicate alla viticoltura ed all’enologia dell’Irvv – di incrementare le nostre conoscenze. Le scoperte di oggi saranno infatti tra circa tre o al massimo quattro anni i prodotti enologici del futuro”.
Promotore ed organizzatore dell’evento è infatti proprio l’Istituto regionale della vite e del vino. Il workshop si terrà così, il 4 e il 5 febbraio, al Castello Utveggio, sede del Cerisdi, l’ente di ricerca che ha stretto un accordo con l’Istituto. Si parlerà di lieviti indigeni, di ceppi ibridi, di metodi e tecniche per il controllo e la gestione dei caratteri enologici di lieviti e batteri lattici, di attualità e prospettive insomma della ricerca in microbiologia enologica. “Due giorni di grande importanza – commenta Oliva – e che dimostra quanto l’Istituto sia impegnato sul fronte della crescita e del miglioramento delle aziende siciliane. In pochi anni – aggiunge – la nostra ricerca ha visto un’impennata grazie all’impegno del presidente Agueci e del direttore Cartabellotta”. L’idea del workshop, di livello internazionale con relatori provenienti da paesi come Spagna, Portogallo o ancora Francia, è nata a novembre. “Pochi mesi per organizzarlo – aggiunge Oliva – ma siamo soddisfatti perché tutti i relatori hanno accettato data la fama di cui adesso gode l’Irvv nel mondo”. Sul sito dell’Istituto è possibile visionare il programma.
Sandra Pizzurro