L’AZIENDA/2
Unione vincente tra il titolare Massimo Padova e l’agronomo danese Peter Vinding, che contribuirà alle prossime produzioni
Riofavara
va a nozze
Cos’hanno in comune un produttore di vino di Ispica e un agronomo danese? Sicuramente la passione per il vino, ma anche la voglia di dare il meglio attraverso i propri prodotti, ecco perché Massimo Padova della Riofavara, ha deciso di affidarsi ai consigli di Peter Vinding (nella foto), agronomo danese, appassionato di vini siciliani.
Un binomio che promette di stupire, perché la piccola azienda Riofavara produce già ottimi vini biologici, apprezzati dal mercato, e perché il danese è un vero talento nel mondo enologico.
Ribattezzato il winemaker peripatetico, Vinding è un profondo conoscitore dei vini del Sudafrica, dove ha abitato per anni, ha contribuito al successo di molti vini bordolesi, ha co-fondato due aziende in Spagna e Cile e contribuito ad una ricerca sul Tokay ungherese creando un’essenza di questo vino dalla raccolta manuale delle uve. Non male dunque, specialmente se a ciò si aggiunge che dal 1999 è impegnato in diversi progetti proprio nella zona di Siracusa, dove ha acquistato casa e dove compra uve per vinificare. In ultimo la ricerca di un Nero d’Avola antico ed originale lo ha dunque portato alle porte dell’azienda Riofavara.
“Un incontro nato quasi per caso – racconta Massimo Padova, proprietario dell’azienda di Ispica – avevo sentito parlare di lui da amici, così l’ho invitato in cantina ed in poche battute ha risolto diverse problematiche tecniche dandomi solo dei consigli, così ho deciso di cominciare a sperimentare delle novità insieme”.
Dal canto suo, Riofavara è ormai da anni conosciuta per l’amore che il proprietario nutre per i terreni di famiglia e per la voglia di migliorare le tecniche produttive.“Cerco sempre di lavorare al massimo la mia terra, infatti da qualche anno utilizzo gli scarti della vinificazione per concimare il terreno”, racconta Padova con soddisfazione. “Il mio lavoro non si ferma qui, sono sempre pronto a trovare stimoli nuovi, come la sinergia scoperta con Vinding”.
Riofavara produce attualmente 70 mila bottiglia per cinque etichette, tra cui spicca il Moscato di Noto dal nome “Notissimo”, ma anche i due Nero d’Avola, il San Basilio e lo Sciavè.
Laura Di Trapani