L’ACCORDO
Ventimila quintali di prodotti provenienti dalla piana di Catania e dalla provincia di Siracusa offerti per quattro giorni nei punti vendita Conad di tutta Italia
Le arance rosse
al supermercato
Le arance rosse di Sicilia Igp sbarcano nei supermercati Conad. Dal 28 al 31 gennaio, infatti, 20 mila quintali di prodotti provenienti dalla piana di Catania e dalla provincia di Siracusa, saranno offerti nei tremila punti vendita sparsi in tutta Italia.
L’iniziativa è frutto dell’accordo tra la Regione e Conad, con l’obiettivo di trovare nuovi sbocchi di mercato per l’ortofrutta siciliana e superare le difficoltà legate alla crisi. Le arance saranno sui banchi in retine da 3 chili marcate Conad e Regione Siciliana, al prezzo di 0,60 euro al chilo.
A marzo, invece, toccherà al pomodorino di Pachino Igp. Le due iniziative saranno sostenute da Conad con un investimento sia economico sia di comunicazione sulle principali emittenti locali e nazionali, i network privati, radio e carta stampata. Inoltre saranno esposte 15 mila locandine nei punti di vendita e distribuiti oltre 4 milioni di volantini promozionali.
“Sono certo che le iniziative congiunte tra Regione Siciliana e Conad potranno servire per lo sviluppo delle nostre aziende, contribuendo alla promozione e alla conoscenza di un prodotto unico, con caratteristiche eccezionali come l’Arancia rossa di Sicilia Igp”, afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via. E aggiunge: “Un prodotto come questo, che è scientificamente provato che fa bene alla salute, non può essere paragonato ad altri. Non possiamo competere per la quantità, ma sulla qualità non abbiamo concorrenti. È vero, costano di più, ma perché valgono di piu'”. Secondo Francesco Pugliese, direttore generale di Conad (nella foto con La Via), “la Sicilia è terra nota in tutto il mondo anche per le sue eccellenze agroalimentari, per le quali mettiamo in atto, con convinzione, un notevole sforzo promozionale nella nostra rete di vendita. Dagli agricoltori siciliani ci attendiamo la costanza di un prodotto di alta qualità; al resto, a portare i colori e i sapori della Sicilia sugli scaffali italiani e europei ci pensiamo noi, interpretando quel concetto di ‘filiera corta’ di cui tanto si parla ma per la quale si fa ancora poco. Riteniamo che proporsi nei mercati europei in modo più puntuale di quanto fatto sinora possa essere una chiave per arginare la crisi del settore agrumicolo isolano. E recuperare quote di mercato laddove, per molti anni, hanno avuto ‘tradizionalmente’ apprezzamenti le produzioni siciliane, ad esempio la Germania”.
C.d.G.