LA NOVITÀ
Nei territori che da un secolo vedono sfrecciare le mitiche auto da rally, cultura, tradizione ed enologia si fondono per dare vita ad un organismo votato alla promozione delle terre madonite
Vino sulla
pista dei Florio
Una strada del vino ispirata alla grande gara automobilistica siciliana: la Targa Florio. Il percorso, però, questa volta, non è una pista dove le auto faranno sentire il rombo dei loro motori. In palio, questa volta, c'è qualcos'altro…
Nei territori che da un secolo vedono sfrecciare le mitiche auto da rally, cultura, tradizione e vino Doc e Igt si fondono per dare vita ad un organismo votato alla promozione delle terre madonite. La Strada del vino sul percorso della Targa Florio ha appena compiuto due anni, ma ai blocchi di partenza arriva ora con propositi di mercato e sviluppo. Quattordici soci, di cui cinque cantine della Contea di Sclafani, pronti a valorizzare tutto ciò che ricade nei territori di Castelbuono, dove ha sede il cuore operativo della Strada del vino, Valle d’Olmo, Cerda. Tra i soci c’è anche la Provincia regionale di Palermo. Nel comitato presieduto da Antonino Piazza, presidente della società agricola vitivinicola Castellucci-Miano, figurano anche Giuseppe Tasca d’Almerita (Tasca d’Almerita spa), Nino Tilotta (presidente Gal ISC Madonie), Alessandro Ficile (presidente Sosvima), Francesco Lena (Lena srl), Antonio Terrasi (presidente turismo verde Sicilia) e Maria Laura Germanà (titolare dell'azienda vitivinicola Fontanarossa, con marchio Cerdese e Riserva di Granza e fino a novembre scorso presidente della Strada del vino sul percorso della Targa Florio).
Il 2008 rappresenta il vero anno di nascita. Molti gli obiettivi, così come ci dice il presidente Piazza. “Il primo passo sarà quello di allargare la base associativa, coinvolgendo anche aziende agrituristiche, enoteche, ristoranti, aziende specializzate in produzioni locali, musei, imprese artigianali e associazioni culturali – dice il presidente -. In cantiere ci sono una serie di iniziative per promuovere il territorio assieme ai comuni madoniti che ricadono nel percorso della competizione automobilistica, e il futuro può anche riservare la creazione di una etichetta unica per alcuni tipi di vino”.
I soci esporranno in modo visibile all’interno dei locali la mappa dettagliata del territorio della Strada con i percorsi stradali con la localizzazione dell’offerta enoturistica complessiva. “La segnaletica sarà il primo tassello della Strada – continua Piazza -. Dovrà essere facile raggiungere le località e le aziende che fanno parte del circuito. Ma ci sarà anche un sito internet per promuovere la Strada, dove sarà descritta la nostra mission e l’identikit delle aziende. Speriamo, entro aprile prossimo, di essere pronti alla presentazione di queste iniziative per il Vinitaly”. Il progetto ha trovato l’appoggio dell’assessorato regionale all’Agricoltura.
Salvo Ricco