IL PERSONAGGIO
Luciano Pignataro presenterà a Palermo il suo manuale “I 101 vini da bere almeno una volta nella vita”. L’appuntamento, organizzato da Cronache di gusto, sarà il 2 marzo al Telimar
Guida sicura
Il 2 marzo Cronache di Gusto presenta, al Telimar di Palermo, la guida di Luciano Pignataro “I 101 vini da bere almeno una volta nella vita”. Fabrizio Carrera introdurrà il progetto di lavoro che ha portato il giornalista del Mattino a selezionare vini di tutta Italia, quelli che non portano la firma dei grandi nomi.
Eletto miglior giornalista italiano nel 2008 con il premio Veronelli, Pignataro è anche curatore della Guida dei Vini d’Italia di Slow Food e collaboratore della Guida ristoranti dell’Espresso. Dietro al suo lavoro c’è la difesa dell’enologia artigianale, dell’agricoltura eco compatibile, la tutela della diversità. “Si deve contrastare l’omologazione a cui si è andati in contro negli anni passati, a partire dagli anni Novanta – dice Pignataro -. Bisogna invece fare vini in modo artigianale, che abbiano carattere, perché di questi la gente si ricorda”.
Tra i territori sondati dal giornalista, è quello dell’Etna che sembra essere maggiormente vocato all’eccellenza. “L’Etna sta riscattando l’immagine della Sicilia che ultimamente è un po’ piatta. Questo territorio spicca per differenza culturale, per un sistema ambientale unico, per una viticoltura di montagna difficile e costosa. I risultati sono eccezionali”. Interessante invece la vocazione spumantistica che ha riscontrato in Puglia. “Si è smentito il senso comune secondo cui nelle regioni del sud non si possa produrre le bollicine. La Puglia vanta una tradizione ventennale in questo tipo di vinificazione ed ha raggiunto alti livelli qualitativi”. Secondo Pignataro comunque di passi avanti se ne sono fatti in tutto il Paese negli ultimi quindi anni, sia dal punto di vista agronomico che in cantina: “Manca solo il coraggio. I produttori devono capire che non si devono produrre vini che devono piacere a tutti. Questo lo può fare chi produce milioni di bottiglie. Le piccole e medie cantine devono invece andare nella direzione opposta”. Tra i 101 vini consigliati due sono rimasti nel cuore del giornalista: un bianco, il Fiano di Avellino Docg di Ciro Picariello, e il Dolcetto D’Alba della cantina Roddolo.
Manuela Laiacona