Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 99 del 05/02/2009

LA GUIDA Nelle birre i colori e profumi della Sicilia

05 Febbraio 2009
guida guida

LA GUIDA

Cinque i micro birrifici dell’Isola inseriti nella guida di Slow Food. Un mondo ancora da scoprire ma c’è chi già si fa strada e conquista 4 stelle come Paul Bricius. Crescono gli appassionati

Nelle birre
i colori e profumi
della Sicilia

In Sicilia il cammino per la birra è ancora in salita, c’è tanta strada da fare anche se gli appassionati sono sempre più, un po’ meno, invece, gli intenditori.

Parola di Luca Giaccone, uno dei curatori di “Guida alle birre d’Italia 2009” edita da Slow Food e presentata ieri sera a Eataly nella sala del museo Carpano.
Sono cinque le birre siciliane inserite nella guida, curata da Luca Giaccone e Dionisio Castello e con le collaborazioni, tra gli altri, di Lorenzo Dabove (Kuaska, che si occupa degli stili), Luigi D’Amelio (Schigi, che si occupa degli abbinamenti e di Giovanni Fonti, siciliano della zona di Piazza Armerina, che ha collaborato per la sezione siciliana.
La guida offre un ampio panorama della produzione nostrana, ponendo attenzione sia alle realtà industriali consolidate che alla galassia dei microbirrifici. In ogni scheda un’anagrafica delle aziende che oltre ai soliti dati aggiunge anno di fondazione, quantitativi prodotti e distribuzione. Dopo una prima parte dedicata a storia, produzione e abbinamenti, la seconda è dedicata alle schede delle 141 aziende con la valutazione di 350 birre (i giudizi sono segnalati da una a cinque stelle).
“Io sono di Cuneo ma la mia fidanzata è siciliana – dice Luca Giaccone – e quindi conosco la realtà della Sicilia da vicino. C’è ancora molto da fare perché probabilmente per motivi banalmente climatici c’è ancora un’idea semplicistica della birra che viene vista come bevanda soprattutto dissetante. Questo si riscontra in una stagionalità spiccata nei consumi, soprattutto in estate. I micro birrifici – continua – stanno avendo successo anche perché si muovono in un territorio molto vergine sotto questo aspetto. Ci sono realtà interessanti che stanno nascendo, ci sono birre a basso costo e penso alla Naxos, che però viene prodotta con una maggiore attenzione alla filiera, alle materie prime mantenendo un profilo organolettico piuttosto semplice”.
Il capitolo dedicato alla Sicilia viene aperto con una pagina dedicata a “La Caverna del Mastro Birraio”, nata nel 2004 ad Acireale, “il primo brewpub siciliano – si legge nella guida – nato dalla passione per la birra artigianale di Giacomo Grasso, che da homebrewer dilettante è diventato birraio del suo locale”. L’impianto, dove vengono prodotti 450 ettolitri, si trova all’interno di una caverna, dove è possibile degustare birre della tradizione tedesca come la bionda (pilsner 4,8% – solo alla spina), la rossa (in stile Vienna – solo alla spina-5%), l’ambrata (affumicata in stile rauchbier – 5,2%), la nera (in stile schwarzbier – solo alla spina – 4,7%) e due hefe weizen di 5%, la bianca e l’orange, entrambe solo alla spina. La Caverna del Mastro Birraio è aperta solo la sera. Alle birre si accompagna un ricco menù di secondi piatti.
La pagina successiva è dedicata a Ceria, con uno stabilimento a pochi chilometri da Sciacca. Nato nel 2002, produce 2 mila ettolitri per 50 mila bottiglie. “A condurre l’attività – si legge nella guida – sono Salvatore Gulino, Gaspare Greco e Francesco Mulè: in particolare sono i primi due a occuparsi della produzione, per la quale vengono utilizzati pochi e semplici ingredienti naturali, senza alcuna aggiunta di conservanti e aromi artificiali”. Prodotte tre birre a bassa fermentazione commercializzate in bottiglia e in fusti. C’è la pils, 5%: una birra microfiltrata che si è aggiudicata anche due stelle nella guida. C’è poi la doppio malto bionda, 7,5%,in stile bock. Infine una doppio malto rossa, sempre 7,5% e sempre in stile bock.
Tre stelle vengono conquistate da “La Terra e il Sole metabirrificio” di Raffadali, in provincia di Agrigento, con la “Narang”, al 6,8%: una birra originale che racconta legami profondi con il territorio siciliano (richiami d’arancia, dalla scorza al miele per arrivare ai fiori e finire con la cannella). L’impianto è stato aperto a fine 2007, “è è il più grande e accogliente brewpub in Sicilia”, si legge nella guida. Prodotti 300 ettolitri per 20 mila bottiglie. Il mastro birraio tedesco Stefan Grauvogl e l’esperto Daniele Zanirati birre non filtrate come la Shams (pilsner 4,7%), la Howarra (baltic porter 5,9%), la Fredrik (weizen 5,2%) e le stagionali Tinchité (bock 6% speciale carnevale) e Narang (speciale natalizia 6,8%). Oltre alle spine ci sono le bottiglie da 1 litro. Il locale è aperto a pranzo e a cena, si trovano specialità come le pizze con lievito madre, il pane nero con trebbie di mosto, salumi dei Nebrodi e friulani.
La quarta siciliana nella guida è la Naxos beer company, di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. Fondato nel 2003, lo stabilimento produce un milione e 200 mila bottiglie con 10 mila ettolitri. “Al momento è certamente il più produttivo birrificio artigianale siciliano – si legge nella guida -, nato nel 2003 dalla volontà e passione di Valentino D’Amico che, tornato dall’Inghilterra, dopo un breve apprendistato con un mastro birraio tedesco decide coraggiosamente di dar battaglia, in Sicilia e non solo, alle multinazionali birrarie”. Produce una sola birra, con la quale conquista anche una stella, ad un prezzo concorrenziale. È una lager 5% non pastorizzata, la Naxos, confezionata in bottiglie verdi da 33 e 66 centilitri (con una etichetta blu e oro) e anche in keg da 30 litri.
Infine, ma non per ultima in qualità considerate le 4, 3 e 2 stelle che conquista, Paul Bricius & company, fondato nel 2002 a Vittoria, in provincia di Ragusa. Con una produzione di 250 ettolitri per 30 mila bottiglie, presenta sul mercato tre birre. La Red strong Ale, 7%, che conquista le 4 stelle: “Ottima interpretazione di una birra forte e ambrata – si legge nella guida -, non lontana da una concezione belga, ma profondamente segnata dal territorio”. La Special Ale, 6,5%, 3 stelle e Dark strong Ale, 7%, 2 stelle, dal colore nero e impenetrabile. A dar vita al micro birrificio 4 amici, Paolo (Paul) Trainito, Fabrizio (Bricius) Traina, Pierpaolo Licitra e Luigi Carrubba. Le birre sono ad alta fermentazione, rifermentate in bottiglia e si avvalgono di ottime materie prime.

 

Carla Fernandez