“Una gioia per il palato”
I venti di crisi non soffiano sulle colline veronesi. Almeno a sentire il presidente del consorzio di tutela della Valpolicella Luca Sartori. Otto milioni e mezzo di bottiglie prodotte dalle cantine, con la prospettiva di raddoppiarle con la vendemmia 2008. Mentre le vendite non registrano trend negativi. «Segno che il vino piace a dispetto del momento difficile e del calo dei consumi», dichiara Sartori. Le aziende che producono Amarone della Valpolicella sono 168. Novanta milioni di euro il valore delle uve e 205 milioni di fatturato globale dei vini.
«La novità del millesimo 2005 dice ancora Sartori – è l’introduzione del contrassegno di Stato che nei piani dei controlli “erga omnes” garantirà la tracciabilità». Un modo per garantire i consumatori dalle truffe: alcuni casi di falsificazione sono stati scoperti prima che le bottiglie venissero immesse in commercio. E tra qualche mese c’è pure la richiesta ufficiale per ottenere il marchio Docg, ovvero la Denominazione di origine controllata e garantita. Ed il presidente del consorzio di tutela Sartori con cosa abbina l’Amarone? «È così buono che va bene anche da solo, a fine pasto. Una gioia per il palato».
F. C.