L’ANALISI
Il momento no dell’economia non frena le aziende siciliane: a Verona la presenza non sarà inferiore rispetto alle scorse edizioni. Agueci: “E puntiamo sulla qualità”
Vinitaly,
segnali anticrisi
Nuova strategia questa che verrà applicata durante l’ormai vicina fiera di Verona, il Vinitaly. Tanto che la Sicilia presenterà anche i suoi spumanti.
La data d’apertura è fissata per il 2 aprile e durerà sino al 6. “Bere meno, bere meglio” sarà lo slogan delle aziende vitivinicole siciliane a Verona. «Puntiamo molto quest’anno sulla qualità – spiega Agueci – con vini più affinati, rossi che diventano molto leggeri e quindi più appetibili sul fronte del mercato». La nuova tendenza è infatti quella di abbassare la gradazione alcolica del vino per allargare il mercato. Anche quest’anno dunque, si tratta della 43esima edizione, saranno numerose le aziende vitivinicole siciliane che non rinunceranno ad una vetrina di così grande rilievo. Sinora sono circa 250 le aziende, sia grandi che piccole, che hanno dato la loro adesione. Pur con una composizione diversa. Le piccole aziende infatti non si presenteranno singolarmente, ma in gruppi formati da due o più aziende. Un modo per fronteggiare la crisi e non rinunciare ad una così importante manifestazione. Presenza dunque che rimane simile a quella dello scorso anno. Anche in corrispondenza della chiusura di un’altra fiera importante, quella del Prowein a Dusseldorf, in Germania, dal 29 al 31 marzo. «Temevo che la vicinanza di date di questi due importanti eventi internazionali – commenta Agueci – potesse influire negativamente sulla presenza delle aziende siciliane al Vinitaly». I numeri, che rimangono tuttavia soggetti a mutamenti, confermano il contrario, «malgrado gran parte delle aziende siciliane – continua il presidente – saranno anche presenti al Proweine, altro appuntamento importante che apre le porte al mercato del Nord Europa».
Sandra Pizzurro