L’EVENTO
Nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo consegnati i premi Best in Sicily 2011. I flash, l’emozione, ma anche qualche “provocazione” nel dibattito sui prodotti siciliani nel mondo
Il meglio in una serata
I fasti della Sala Gialla del prestigioso Palazzo dei Normanni di Palermo, sede dell’Assemblea regionale siciliana, i fotografi, le telecamere, la gente che parla di te e del tuo lavoro e soprattutto della tua bravura.
Per gran parte dei dodici premiati di “Best in Sicily” la cerimonia di premiazione rimarrà un ricordo irripetibile della propria vita. Perché chi è abituato a lavorare, a conoscere le proprie piante o le proprie mucche a una a una, a preparare menu e, perché no, a servire ai tavoli, non penserà mai all’esaltazione di sé, ma avrà sempre un punto fisso verso il quale guardare: far bene il proprio mestiere. Poi quando arriva un riconoscimento prestigioso come questo lo si vive come un sogno, un momento magico che intervalla il lavoro duro, le soddisfazioni, ma anche le delusioni quotidiane.
Accanto alla magia di “Best in Sicily” sono stati lanciati una serie di spunti riflessivi nel corso del dibattito su “Cibo e identità: la Sicilia nel mondo”, moderato dal direttore di Cronachedigusto.it, Fabrizio Carrera. A partire dalla relazione introduttiva curata da Franco La Cecla, antropologo e docente universitario in Italia e a Parigi che ha analizzato il rapporto tra cibo e territorio. Tra i relatori Lucio Tasca d’Almerita past president di Assovini, Leonardo Agueci, presidente dell’Istituto regionale della vite e del vino, Giuseppe Licitra, presidente del Corfilac, Salvatore Parano, responsabile Ice Sicilia, Antonino Salina, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, Doriana Licata, assessore alle Attività produttive della Provincia di Trapani, Gigi Mangia di Confcommercio Palermo, Alessandro Chiarelli, presidente di Coldiretti Sicilia, Salvatore Malandrino, direttore Esecutivo UniCredit Sicilia.
Salvo Butera