L’AZIENDA
Al confine tra la provincia di Trapani e di Palermo la produzione di olive di Cantine Rallo. Il presidente Vesco: “Tutto ebbe inizio coi primi semi gettati dal mio bisnonno Benedetto”
Sei ettari di tradizione
Al confine tra la provincia di Trapani e la zona di Camporeale, in contrada Patti piccolo, sorge la zona di produzione di olive firmata dall’azienda marsalese Rallo.
Sei ettari di tradizione olivicola, che rievoca anche la storia della famiglia Vesco impegnata da tre generazioni alla produzione dell’oro verde su una piccola montagna sabbiosa a 340 metri d’altezza. “La montagnola – nome antico di questa collinetta – sarebbe rimasta una semplice montagna di sabbia se il mio bisnonno Benedetto non avesse deciso di festeggiare la nascita di suo figlio Andrea, gettando i primi semi”, racconta Andrea Vesco, presidente dell’azienda e ultimo erede di questa tradizione, che produce ancora oggi come ieri rispettando i principi della qualità.
Un’unica varietà in produzione, la Cerasuola, una delle più pregiate che compone il disciplinare della Dop Valli Trapanesi. La lavorazione è completamente in regime biologico e naturale, e sembra quasi che vi sia una perfetta simbiosi anche tra la composizione del terreno e le piante. La sabbia da una parte concentra i nutrienti del terreno donandoli all’ulivo, mentre questo garantisce la stabilità stessa della montagna, grazie alle sue radici secolari.
Dalla seconda metà di ottobre, questi luoghi si vestono a festa perché comincia la raccolta. La squadra Rallo, composta da otto abili contadini, abbandona gli assolati filari d’uva per popolare la montagna. A frutto raccolto si procede alla molitura, che avviene entro le sei ore dal distacco del frutto dall’albero. Ciò garantisce freschezza e mantenimento degli aromi naturali della cultivar. Le olive vengono lavate e disposte in un frangitore a martelli che le riduce in pasta, questa viene rimestata da una gramola a temperatura controllata che separa la sansa umida dal mosto d’olio. Dopo la centrifuga l’olio viene disposto in vasche d’acciaio sature di gas inerti, viene lasciato decantare da uno a due mesi, ed infine confezionato.
Il risultato è un prodotto molto delicato, profumato e fruttato nei sentori di foglia di pomodoro e nel gusto amaro e piccante medio intenso. Un consiglio per la degustazione. Provate ad assaggiarlo come chi vi scrive, consumandolo a crudo o accompagnato da una fetta di pane, per godere al massimo dei suoi profumi.
Laura Di Trapani