IL PRODOTTO
Il commissario dell’Aras Chiarelli riavvia l’iter. Identificata l’area di produzione. Presto sarà definito il disciplinare da presentare al ministero
Caciocavallo
palermitano,
sogno Dop
Il commissario dell’Aras, Alessandro Chiarelli, ha riavviato il motore dell’iter per l’ottenimento della Dop del formaggio a pasta filata a forma di parallelepipedo che si produce con il latte di vacca nel Palermitano, nell’Agrigentino e nel Trapanese.
L’incontro dei produttori interessati è avvenuto a Palermo nella sala rossa del palazzo dei Normanni sede dell’Assemblea regionale siciliana. Oltre ai vertici e ai tecnici dell’Aras (il commissario Chiarelli, il direttore regionale Meli e altri dirigenti), erano presenti anche il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sicilia Tonino Salina, il direttore sanitario Vincenzo Di Marco e altri tecnici che effettuano la certificazione di laboratorio della filiera dei prodotti alimentari.
Si è condivisa e approvata intanto la tradizionale procedura di lavorazione e si è identificata l’area di produzione. In un secondo incontro si definirà il disciplinare che verrà presentato al ministero delle Risorse agricole e alimentari per l’approvazione di competenza nel corso dell’iter che si concluderà con il riconoscimento finale dell’Unione Europea.
L’apprezzato prodotto vanta una storia antica e una qualità che si rifà ai buoni pascoli della Sicilia occidentale dove si allevano bovini di razze autoctone come la Cinisara e la Modicana, ma non solo. Ancora esistono molti allevatori che mantengono viva la tradizione e tengono fronte alle richieste di mercato. Si sta lavorando per non disperdere questo patrimonio che ha dato e continua a dare un notevole apporto all’economia zootecnica dei sopra citati territori.
C.d.G.