LA NOMINA
Il dirigente dell’assessorato all’Agricoltura è il nuovo presidente del Consorzio di Siracusa. “Puntiamo ad allargare la Doc ad altre tipologie”
Taglia
sul Moscato
I sette attuali produttori del Moscato di Siracusa Doc, già prima della recente nascita del Consorzio che li riunisce, hanno richiesto al ministero delle Politiche agricole la modifica del disciplinare relativo alla denominazione di origine. Praticamente si punta ad ottenere una Doc Siracusa che, oltre allo storico Moscato, comprenda le tipologie Passito, Nero d’Avola, Syrah e i vini bianchi prodotti nel territorio del comune siracusano.
Lo annuncia Giuseppe Taglia, quarantaquattrenne dirigente dell’assessorato regionale Agricoltura e Foreste, nonché presidente del Consorzio del Moscato di Siracusa.“Pochi giorni fa – dice Taglia – il ministero ha risposto alla domanda presentata dai produttori, chiedendo a sua volta alcune integrazioni di tipo tecnico. Comunque non dovrebbero esserci problemi per l’ampliamento della Doc”.
La sua nomina a presidente del Consorzio è parsa una soluzione di mediazione tra le aziende. Certo è inusuale che il presidente di un consorzio di viticoltori non sia un produttore.
“Ho accettato volentieri questa nomina poiché abbiamo condiviso un percorso comune di due anni, durante i quali sono state organizzate alcune interessanti iniziative fra cui ‘Bicchiere di benvenuto’ in occasione delle rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa. Inoltre, per conto della Regione, rivesto il ruolo di responsabile della Rete dei consorzi di tutela e valorizzazione dei prodotti siciliani a marchio Dop, Doc. Ho quindi ritenuto che far parte direttamente di un consorzio mi permette, dall’interno, di comprendere meglio le problematiche”.
Come pensate di migliorare la promozione?
“Come primo appuntamento di rilievo vorremmo partecipare al Vinitaly. Tanto più che la Regione Sicilia ha deciso di legare maggiormente, e in maniera sempre più riconoscibile, le diverse produzioni vinicole dell’isola ai rispettivi territori”.
A proposito di riconoscibilità: non le sembra che i vari Moscato di Siracusa in commercio denotino differenze troppo marcate rispetto all’identità territoriale?
“È vero. E a tale riguardo il Consorzio stipulerà una convenzione con l’Asca di Ispica, che è l’unico laboratorio regionale accreditato anche per il panel di assaggiatori di vini. L’idea è finalizzata al raggiungimento di un prodotto ben identificabile e riconoscibile. In questo ci potrà aiutare anche la nuova normativa nazionale sulle Doc, il cui piano di controllo in Sicilia è affidato all’Istituto regionale della vite e del vino”.
Carmelo Maiorca