L’EVENTO/2
Giusto Occhipinti, organizzatore di Rossi di Sicilia: “L’obiettivo è promuovere oltre ai vini e ai prodotti della zona anche l’aspetto culturale di questa parte della Sicilia”
Sulla giusta
“Strada”
“’A pignata in comuni non vugghi mai”. Ovvero: “La pentola di tutti non va mai in ebollizione”. Giusto Occhipinti (nella foto), presidente della Strada del Vino Cerasuolo di Vittoria, usa spesso il dialetto per rendere efficaci i suoi concetti. Questa volta si riferisce alle difficoltà del consorzio nato per valorizzare il territorio dell’unica Docg siciliana.
“Anche se ultimamente si stanno facendo parecchi progressi”, precisa Occhipinti che dal 18 al 20 dicembre organizza a Vittoria, presso la sede del consorzio di Castello Henriquez, la manifestazione Rossi di Sicilia.
Occhipinti, su Cronache di Gusto un paio di anni fa lanciammo una provocazione chiedendoci strade del vino o trazzere del vino: è cambiato qualcosa?
“Sì, sta cambiando qualcosa. C’è più interesse da parte dei membri del Consorzio a sfruttare questa opportunità di sviluppo. Certo, essendo in tanti, il comitato di gestione è un po’ burocratico ma adesso è maturata una certa sensibilità, si vuol migliorare perché c’è la consapevolezza di trovarsi in un territorio ricchissimo dal punto di vista enogastronomico”.
Qual è il ruolo delle strade del vino per la manifestazione Rossi di Sicilia?
“Promuovere oltre ai vini e ai prodotti della zona anche l’aspetto culturale di questa parte della Sicilia. Vorremmo coinvolgere nel migliore dei modi il pubblico e sensibilizzarlo su questo patrimonio forse ancora inespresso”.
Quali sono i programmi della vostra Strada del Vino per il 2010?
“In occasione di Rossi di Sicilia presenteremo una cartina toponomastica della Strada del Cerasuolo di Vittoria, che sarà venduta anche nelle edicole. Da un lato ci sarà la classica cartina, dall’altro una zoomata sul territorio, con gli associati della Strada del Vino, con indicazioni su dove fermarsi per bere, mangiare e dormire e piccole schede informative per ogni associazione. Inoltre nell’anno che verrà inaugureremo un’enoteca nella sede di Castello Enriquez da aprire nel fine settimana per fondere ancora una volta cultura e buon bere. Infine promuoveremo dei pacchetti, anche di una settimana, con itinerari naturali ed enogastronomici, penso al vino, ma anche al Barocco, ai parchi naturali, all’Etna, e ai siti Unesco di Caltagirone, Ispica, Scicli, Ragusa e Modica. Insomma c’è tutto per lanciare in orbita questo angolo mozzafiato dell’isola”.
Francesco Sicilia