QUI MILANO
In via Montenapoleone la lussuosa e antica pasticceria Cova. Prodotti raffinati con sculture di zucchero, alcuni dei quali possono costare fino a 600 euro
Panetton de’ Paperoni
Chi l’ha detto che via Montenapoleone è solo la via della moda? Non solo cose da indossare per la Milano bene, infatti, ma anche prelibatezze da palato fine. Ed ecco la confetteria e pasticceria deluxe Cova, divenuta ormai prestigiosa griffe delle squisitezze dolciarie.
Panettoni imbellettati e farciti, semplici e raffinati, in Cubo o in Cappelliera, con Babbo Natale di rosso vestito e sculture di zucchero varie riempiono le vetrine della strada più frequentata di Milano e vengono ammirati dai passanti che non sempre possono permettersi di acquistarli. Delizie che però non sono alla portata di tutte le tasche se si considera che il prezzo può arrivare fino alle 550-600 euro. Insomma ecco il panettone dei ricchi.
Da quasi due secoli Cova serve l’aristocrazia cittadina diventando il locale storico alla “moda”: fondato nel 1817 da Antonio Cova, un soldato di Napoleone era stato offeliere nella Galleria De Cristoforis e divenuto da subito luogo d’incontro del dopo teatro di famosi artisti, scrittori, musicisti, professori, e di uomini imbellettati in giacca e cravatta. Fu dopo il bombardamento del 1943 che lo colpì insieme al Teatro alla Scala, vicino al quale sorgeva, che si trasferisce in Montenapoleone, dove cambia strada ma non il suo look raffinato e lussuoso. Negli anni ’90 Cova porta la sua tradizione in diversi Paesi, incontrando nuove culture e “atterrando” sino in Asia: nel 1994 viene inaugurata ad Hong Kong la sua prima Caffetteria-Ristorante e successivamente alcune “boutiques” del dolce, conquistando in breve tempo l’Oriente con i suoi dolci tradizionali ed un servizio impeccabilmente aristocratico “made in Italy” e in un grande complesso di architettura moderna e tecnologica, all’interno di uno dei centri commerciali più grandi del mondo, Cova propone il suo inconfondibile espresso, diventando un’istituzione. Il dolce nuziale, l’intramontabile Royal Wedding, il “gateaumariage” realizzato in svariate sfumature di toni e decorato con fiori di zucchero o freschi, che richiamano il bouquet della sposa, il British Spring, il Country Dream che si erige su colonnine di zucchero, sono solo alcuni dolci per ricorrenze speciali. Immancabilmente, quanto mai attuale in questo periodo, è il panettone che, secondo la leggenda, veniva richiesto direttamente dal maestro Giuseppe Verdi al Mastro pasticcere per la sua amata Peppina, ovvero la soprano Giuseppina Strepponi, sua seconda moglie. A distanza di due secoli arriva ancora sulle tavole dei buongustai, con la stessa bontà di una volta: ma solo per le tasche più fortunate, però.
Rita Vecchio