L’INIZIATIVA
Il modicano Carmelo Chiaramonte sarà uno dei protagonisti dello spettacolo “Il Timballo del Gattopardo”, che debutterà questa estate in Sicilia. Una piece per buongustai: i piatti saranno serviti agli spettatori
Uno chef a teatro
Profumo di buono in palcoscenico, ad esibirsi è una stella dei fornelli: lo chef modicano Carmelo Chiaramonte. Con una scorribanda gastronomica da applauso: sarà uno dei protagonisti dello spettacolo teatrale “Il Timballo del Gattopardo”, che debutterà questa estate in Sicilia.
Una piece per buongustai, dell’arte e del cibo, visto che le pietanze cucinate in scena saranno poi servite agli spettatori. “Il timballo del Gattopardo è uno dei piatti meglio raccontati – spiega Chiaramonte – ma è anche uno dei più difficili da preparare, richiede almeno due giorni di lavoro per un cuoco esperto. In scena, poi, faremo riferimento ad oltre 40 ricette della tradizione siciliana, sia contadina che aristocratica, nel segno della qualità dell’eccellenza siciliana”.
Al centro della commedia un banchetto funebre – di quelli che si fanno ancora oggi in alcune zone della Sicilia – dedicato ad una Baronessa. A prepararlo, due grandi chef che si accapigliano di continuo: Carmelo Chiaramonte e l’attore Carlo Cartier, cuoco per passione. Tra una discussione e un manicaretto, s’intrecciano letteratura e tradizioni culinarie, storie di cuochi poeti e filosofi.
A rendere più concreta l’idea di una cucina istallata davvero in scena – completa di tutti i marchingegni del caso, come utensili, fuochi e cappe fumarie – partners del progetto come “Pentole Agnelli” ed “Electrolux”, oltre alla casa vitivinicola “Planeta”. La piece sarà in tournee in tutta Italia, e a chi domanda se inaugurerà davvero la stagione teatrale di Taormina Arte, Orazio Torrisi dell’Associazione Città Teatro di Catania risponde sibillino: “Ci piacerebbe che lo spettacolo arrivasse pure in questi luoghi di grande attrazione turistica”. Per Chiaramonte i prossimi mesi saranno l’occasione per l’ispirazione artistica del suo nuovo libro di riflessione culinaria: “Delirio e fornello, memorie di un cuoco folle”.
Francesca Marchese