L’INIZIATIVA/2
Tredici aziende dell’Isola hanno aderito alla terza giornata nazionale del settore. Il presidente della Cia lancia un appello alla Regione: “Bisogna dare linfa al comparto con bandi e finanziamenti comunitari”
Agriturismo,
l’oro verde
della Sicilia
I ceppi bruciano, il siero riposa nel calderone, si attende che la ricotta affiori. Siamo sui Nebrodi, presso l’agriturismo il Vento dei Tre Santi e questo è uno dei tanti momenti significativi della giornata nazionale dell’agriturismo, tenutasi lo scorso 19 aprile.
Iniziativa giunta alla sua terza edizione, promossa da Turismo Verde Sicilia e Cia, su tutto il territorio italiano, per sostenere l’agriturismo come cultura del paesaggio agrario.
In Sicilia sono state 13 le aziende che hanno aderito mostrando agli ospiti quello spaccato di vita campestre in cui affondano le radici di un territorio, attraverso attività, degustazioni, escursioni e visite guidate. Rivolta a tutti gli amanti della natura e non solo, l’apertura speciale di tali strutture ha voluto dimostrare quanto questo mondo sia così vitale, ricco di potenzialità, testimonianza di come nel legame tra l’uomo con la propria terra risieda la sopravvivenza di una cultura, di un ambiente e del suo futuro.
La dirigenza di Turismo Verde Sicilia e quella della Cia regionale hanno scelto come location, per celebrare la giornata, il Vento dei Tre Santi. Non solo perché sintetizza tutte le peculiarità del patrimonio rurale e produttivo proprie dell’agriturismo, da 12 anni infatti alleva e coltiva in biologico, ma anche perché emblema di una provincia, quella di Messina, da sempre vocata alla tutela delle proprie risorse agricole, architettoniche e naturali. A dimostrarlo il numero degli agriturismi che vi operano, ben 97 per un totale di 1200 posti letto. “L’agriturismo è una ricchezza, è una realtà che produce valore e in quanto tale deve essere inserita e godere di maggiore credito nei programmi per lo sviluppo del turismo in Sicilia”, sostiene Carmelo Gurrieri, presidente della Cia Sicilia, intervenuto nel corso dell’iniziativa. “Non solo è il paesaggio a beneficiare dell’opera svolta dagli agriturismi ma l’identità stessa dell’intera comunità, proprio per la loro prerogativa di essere multifunzionali. Non si può non dar merito al ruolo sociale che ricoprono”. E lancia un appello al governo regionale ” Chiediamo che si approvi la nuova legge regionale sugli agriturismi e l’emanazione dei bandi e finanziamenti comunitari, come il Psr. Chiediamo inoltre che se ne rivedano alcuni riferimenti, per non escludere le aree rurali di cui è ricco il nostro territorio in quanto rappresentano un valore aggiunto”.
La terza giornata nazionale dell’agriturismo, è stata anche una “scuola” a cielo aperto, un momento formativo dedicato ai più giovani ai fini della divulgazione di modelli socio-culturali ispirati alla sostenibilità. Come conferma Angela Di Giorgio, proprietaria del Vento dei Tre Santi. “In linea con gli altri agriturismi d’Italia, abbiamo voluto accogliere le scolaresche coinvolgendole in attività che potessero far vivere in prima persona un sistema di vita improntato sul rispetto delle tradizioni e della natura. Abbiamo organizzato la preparazione del formaggio e della ricotta e messo a disposizione i nostri asini e cavalli. Consapevole, in qualità di docente, della valenza educativa di questo tipo di esperienze”. Un vero e proprio progetto didattico di ampio respiro, quello incentivato da Turismo Verde e Cia, in vista di una nuova e più forte consapevolezza che responsabilizzi tutti verso il proprio ambiente e indirizzi verso un consumo sostenibile ed un turismo eco-compatibile.
Manuela Laiacona