LA SICILIA A VERONA
Bianchi e rossi, da dessert e biodinamici, ecco quei vini che secondo i nostri esperti rappresentano la Sicilia. Sono quasi tutte novità, assaggiate in anteprima
Dodici etichette
da non perdere
Dodici etichette da assaggiare, da provare, da conoscere da vicino. Al Vinitaly di Verona, edizione 2009, c’è di tutto e di più.
Decine e decine di migliaia di bottiglie, folla di degustatori, una fiera del vino che soffre di gigantismo, inutile nasconderlo. Dove la passerella è ormai più prevalente del business stretto a cui molti produttori si erano abituati. In questa infinita moltitudine di etichette e di vini, di bicchieri e di strette di mano, abbiamo deciso di selezionare 12 bottiglie che in qualche modo rappresentano la Sicilia, la sua significativa biodiversità enologica, le sue contraddizioni. Dodici etichette, quasi tutte novità assolute per questo Vinitaly, assaggiate per voi in anteprima.
Un’indicazione, un suggerimento, tra le tante «strade» che si possono percorrere nel padiglione 2 dedicato all’Isola (ma è anche vero che alcune aziende citate hanno la propria postazione presso altri padiglioni) alla ricerca di novità, di vini sconosciuti, di nuove annate, di etichette che possono regalare un’emozione o una sensazione inedita.
Siamo convinti che la Sicilia del vino ha ancora molto da dire. Il boom della fine degli anni ’90 è finito, c’è una fase di riflessione attorno al mondo di Bacco che non risparmia la Sicilia, una regione che ancora produce una quantità infinita di vino sfuso senza identità, una regione dove ancora è necessario diffondere una cultura del bere bene ormai assolutamente necessaria.
Ecco perché le 12 etichette, un contributo alla conoscenza, alle potenzialità, all’ampiezza dell’offerta. Ci sono bianchi e rossi, le colline trapanesi e l’Etna, vini da dessert e biodinamici, vitigni autoctoni e «internazionali», enologi siciliani e «d’importazione», aziende piccole e grandi, medio piccole e medio grandi, annate recentissime e meno recenti. Un piccolo campionario. L’acciaio e la barrique, l’appassimento e la sapidità, i profumi evoluti e la persistenza, la fascia di prezzo bassa e quella da top wine. Di tutto e di più. Come il Vinitaly e come la Sicilia del vino che non finisce mai di stupire.
Per ogni vino Pasquale Buffa e Francesco Pensovecchio ci guidano in questa piccolissima degustazione ad uso dei nostri lettori. Un commento breve, un cenno alla cantina, il prezzo in enoteca per il pubblico, la collocazione al Vinitaly (e in due soli casi anche a Villa Boschi, sempre a Verona, dove in concomitanza con la fiera si tiene la rassegna di un piccolo raggruppamento di produttori di nicchia che inseguono traguardi diversi). Sarà come consultare un dizionario quando vi sfugge il significato di una parola. Ecco il nostro compito in questa pagina.
Fabrizio Carrera