IL PERSONAGGIO
L’imprenditore del caffè in Sicilia per un accordo con Negroni e Planeta. “Investirò anche sul vino per combattere chi cerca di copiare i nostri prodotti”
Illy: “Più Italia
contro le imitazioni”
L’eccellenza italiana incontra i food & beverage manager delle grandi catene alberghiere internazionali. Una valorizzazione dei prodotti del made in Italy nata dalla collaborazione tra il Gruppo Illy, Negroni e Planeta. Aziende di diversa provenienza che si sono date appuntamento in Sicilia.
Visite così alla Focacceria San Francesco, alla pasticceria Cappello e a Palazzo Gangi a Palermo. Ed ancora a Villa Esperia a Mondello ed alle tenute Planeta a Menfi e Sambuca di Sicilia. «L’iniziativa – spiega Riccardo Illy, presidente del Gruppo – nasce con lo scopo di condividere idee e suggerimenti con gli esperti del settore, responsabili degli acquisti delle grandi catene di hotel».
Quattro giorni, dal 25 al 29 marzo dedicati a degustazioni, conoscenza, tradizione e artigianalità. Caffè, tè, cioccolato, pasticceria, salumi e vino di alta qualità hanno fatto da protagonisti. Un programma che combina attività teoriche con attività pratiche così da potere far sperimentare direttamente ai loro ospiti le ricette, gli ingredienti e i sapori mediterranei. Un’occasione anche per incontrare Riccardo Illy e parlare con lui, che gestisce il noto gruppo, non solo di caffè. Nel corso degli ultimi quattro anni infatti l’azienda «ha acquisito – spiega – tre aziende con l’obiettivo di costituire un polo del gusto». Tra queste la tenuta Mastrojanni a Montalcino, in Toscana. Terra di Brunello dove tra l’altro proseguirà il tour iniziato in Sicilia. «Un settore, quello del vino – spiega Riccardo Illy -, che abbiamo deciso di abbracciare perché fa parte della nostra famiglia. Mio nonno Francesco era infatti un agricoltore, ad Istria. Per noi è dunque una scommessa ma anche tornare alle origini».
Le altre aziende acquisite sono la Domori, produttore piemontese di cioccolato di alta qualità, e la Dammann Freres, la più antica casa francese di tè. Un gruppo di successo ed in crescita dunque quello della Illy il cui caffè viene esportato in 144 Paesi. «Bisogna rafforzare il made in Italy e combattere, con l’aiuto dello Stato e dell’Unione Europea, i falsi venditori di prodotti italiani». Questa la risposta che le grandi aziende devono attuare in tempo di crisi economica secondo Riccardo Illy.
Sandra Pizzurro