IL PRODOTTO/1
Un consorzio si dedica alla promozione e commercializzazione. Serve per produrre il Piacentino 
con il marchio Dop. I soci: “È una coltura impegnativa e costosa”
Zafferano, l’oro
rosso dell'Ennese
L'oro rosso di Sicilia cresce in provincia di Enna, in due ettari di campi coltivati da dodici intraprendenti soci di una cooperativa che, ad ottobre dello scorso anno, hanno deciso di dedicare le loro energie alla coltivazione dello zafferano.
Non è una scelta casuale perché lo zafferano prodotto nell'Ennese è d'obbligo se si vuole che il Piacentino, formaggio della zona ottenuto da latte ovino crudo, possa avere il marchio Dop (la denominazione di origine protetta). È lo stesso disciplinare ad imporre 3-4 grammi per 100 litri di latte ma bastano a dare colore e sapore a questo formaggio dalle radici antiche che non ha eguali nel resto d'Europa. Se si vuole si può aggiungere anche zafferano proveniente da altre parti ma il formaggio non potrà avere l'ambito marchio Dop che è una recente conquista. E così dopo aver seguito per un anno la sperimentazione effettuata dall'università di Catania, i soci di questa coop hanno deciso di mettersi in proprio fondando “Oro Rosso di Sicilia”.
Una coltura costosa
“Nel primo anno di attività – racconta Ferdinando Fragalà, presidente della cooperativa – abbiamo raccolto circa un chilo e duecento grammi di prodotto che commercializziamo come spezia. Si tratta di una coltura impegnativa e costosa. Basti pensare che noi vendiamo lo zafferano a 18-20 euro al grammo ma in altre zone d'Italia si compra anche a 26 euro al grammo. Il nostro zafferano, però – precisa – è diverso da quello che si trova normalmente in commercio, perché noi lo vendiamo a stigmi interi e non in polvere e sotto vetro per mantenerne inalterate le proprietà”.
Elisir di lunga vita
Allo zafferano, considerato anticamente un elisir di lunga vita, vengono attribuite diverse “qualità”: contrasta l'invecchiamento, stimola il metabolismo, favorisce le funzioni digestive, riduce la pressione sanguigna, abbassa le quote di colesterolo e trigliceridi che vengono assorbiti con l'alimentazione ed è antiossidante. “Nei giorni clou, lo scorso novembre – spiega Fragalà – ciascuno di noi ha raccolto circa 10 mila fiori al giorno. Poi abbiamo fatto la sfioritura e l'essiccazione, avendo cura che tutti i passaggi venissero compiuti nello stesso giorno e manualmente per garantire un prodotto di qualità”.
Obiettivo Piacentino
Tra gli obiettivi della cooperativa c'è quello di aprire un dialogo con i produttori di Piacentino. «E vogliamo ampliare la superficie coltivata con l'ingresso di nuovi soci nella cooperativa – dice il presidente – per raddoppiare e forse triplicare la produzione”.
Clara Minissale