Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 55 del 03/04/2008

I RISTORANTI DEL CUORE/5 Ragusa, qui sboccia l’amore

02 Aprile 2008
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    I RISTORANTI DEL CUORE/5

ristoranti_del_cuore.jpgQuattro ristoranti rappresentano la punta di diamante della ristorazione siciliana: due stellati Michelin sono a 300 metri. E Modica, per un appassionato, è il paese dei balocchi

Ragusa, qui sboccia l’amore

È un piccolo gioco di parole, il cuore de “I ristoranti del cuore” è nel Ragusano, tra Modica e Ragusa. Quattro splendidi ristoranti che rappresentano la punta di diamante della ristorazione di Sicilia. A Ragusa due stellati Michelin (rispettivamente 1 e 2 stelle) sono a 300 metri di distanza l’uno dall’altro.

A Modica, la tradizione della ristorazione di qualità e la nuova generazione si fronteggiano con classe. Per un appassionato, il paese dei balocchi.
Il primo e più affettuoso pensiero va a Pippo Barone di Fattoria delle Torri, quando oltre vent’anni fa iniziava l’attività con sua craparo.jpgmamma in una piccola osteria – osannata da Slow Food – a Modica Alta. Poi il grande passo. Pippo chiude e riapre sul corso principale della città un super-ristorante, che sarà per molti anni un riferimento unico in Sicilia. I punti forti sono un ambiente informale ed elegantissimo, una carta dei vini ricercata, la ricerca sulla cucina di tradizione e sulla materia prima locale. I suoi piatti sono delle pietre miliari della cucina siciliana. Dalla sua cucina, poi, sono passati chef di assoluto rilievo come Accursio Craparo e Pino Cuttaia. Oggi la situazione è leggermente cambiata. Sulla scena si affacciano grandi chef e ristoratori che forse distraggono dalla cucina di Beppe, che rimane nello stile – a nostro giudizio – tra le più affascinati.
Il giovane dirimpettaio è, guarda guarda, Accursio Craparo, oggi chef de La Gazza Ladra. Il ristorante è creativo, raffinato, divertente, innovativo – talvolta troppo – il maitre sommelier un simpatico giapponese innamorato della Sicilia. Il contesto nel quale si trova Accursio è ottimale. Il ristorante è infatti il fiore all’occhiello dell’Hotel Palazzo Failla, un hotel da noi già premiato per il “Best in Sicily”. Accursio ama giocare: sfogliatine di grano duro, tonno e pomodoro, Anguria tra le spine (tocchetti di anguria e polpa di ricci in un bicchiere martini) e “Senza scampo” (variazioni su scampi) sono tra i piatti più amati.
sultano_cuore.jpgGli “stellati” risiedono invece a Ragusa Ibla, a 9 chilometri da Modica. Sul ristorante Duomo, ben 2 stelle Michelin, non ci dilungheremo. È considerato unanimemente al top, è il ristorante più completo dell’Isola. Cucina, cantina, servizio e ambiente sono coordinati in un unico armonico risultato vincente: il piacere di stare a tavola. Ciccio Sultano è un professionista di grido, è sui giornali, sui magazine, in tv, sulle copertine delle riviste di cucina. Eppure, questo ristorante ha un segreto ed i suoi frequentatori abituali lo conoscono. Si chiama Angelo Di Stefano. Angelo ha saputo plasmare un ristorante sulle forme di Ciccio, pilotando – da maitre e socio – l’estrosa star in un flusso di piacere, per i clienti emozione. Il gioco si sviluppa anche qui tra in tradizionale e il classico: caviale asetra, filetto di merluzzo al lardo di maialino nero, spaghetti alla chitarra “scordata” con crudo di ricci, cubettone di manzo al carbone, sono alcuni esempi.
serafino_cuore.jpgAd appena 300 metri in direzione dei giardini Iblei, ecco l’altro stellato, il Don Serafino. Potremmo definire la coppia Candiano-La Rosa, chef e patron, un’altra coppia vincente. L’estetica – il locale è incastonato tra le pietre di un palazzo di metà Settecento, è tra le migliori. Il servizio è professionale, la cantina – per certi versi più interessante delle cantine precedenti – adatta ai capricci dei più raffinati degustatori. Del menu segnaliamo la terrina di sgombro con tenerezze di zucchine e capuliatu, la lasagnetta di cacao amaro con ricotta iblea, il coniglio farcito ai pistacchi di Bronte e pancetta, la tagliata di tonno pinna gialla su caponatina modicana e per dessert il ragusano dop su pasta sfoglia e miele di timo. Plus per il Don Serafino è la Locanda, un fascinoso “Romantik” Hotel 4 stelle.


Francesco Pensovecchio