Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Numero 5 del 19/04/2007

LA RICERCA: Il rosa nel bicchiere

18 Aprile 2007

    LA RICERCA
I vini rosati fanno tendenza anche in Sicilia. Settantacinque le etichette prodotte ed il numero è destinato a crescere. La Doc più diffusa è l'Etna

Il rosa nel bicchiere

Riceviamo e pubblichiamo un articolo sui vini rosati di  Salvatore D’Agostino, chimico e dirigente dell’Istituto Regionale Vite e Vino

“Per lungo tempo i rosati sono stati considerati una tipologia di minor interesse ma negli ultimi anni incontrano sempre più il favore dei consumatori e degli addetti ai lavori.
Con una quota di mercato tra il 5-8% della produzione nazionale nella categoria rosati vanno inclusi i chiaretti Bardolino e Garda, i cerasuoli Montepulciano D’Abruzzo Doc e il Cerasuolo di Vittoria Docg che evidenziano toni di colore più carichi, intermedi tra i rosati classici e i vini rossi.
I vini rosati (nelle tipologie tranquilli, frizzanti e spumanti) mostrano un trend decisamente positivo anche in Sicilia, secondo recenti studi il rosa è un colore di tendenza, di moda e dell’ottimismo, con oggetti “cult” come le poltrone Frau, i frigoriferi Smeg, la borsa Prada o i famosi cartoni della “pantera rosa”.
I produttori di vini rosati ad oggi censiti e sicuramente sottostimati in Sicilia ammontano a cinquantasette con circa settantacinque etichette con in testa l’azienda “Terre di Salemi” che presenta in catalogo ben cinque etichette. E’ interessante notare che il 22% delle etichette risultano Doc con una prevalenza dell’Etna rosato su l’Eloro rosato mentre in totale nove disciplinari di produzione prevedono la tipologia. La quasi totalità dei rosati di Sicilia deriva da una limitata macerazione sino al raggiungimento del colore voluto e non da un taglio vino rosso-bianco del 10-15%.
La varietà più utilizzata è il Nerello Mascalese, seguita dal Nero d’Avola e ultimamente dal Cabernet Sauvignon. In un nostro recente lavoro (agosto 2006) si prendeva in considerazione la produzione dei rosati del dipartimento francese del Var. Partendo dalle analogie tra la Provenza- Costa Azzurra e la Sicilia si concludeva affermando la possibilità di sviluppare ed adottare il modello rosè di Provenza ( nato negli anni cinquanta con l’esplosione del turismo estivo) alla nostra regione al centro del Mediterraneo e attualmente con eccedenza di difficile smaltimento”.