IL PRODOTTO
La cipolla di Tropea è unica nel suo genere: è ottima gratinata e non fa lacrimare. Ecco due ricette
Dolci, rosse e croccanti
Se si parla di Tropea, centro storico della Calabria, il pensiero si tuffa nel mare verde-turchese e raggiunge la tavola dove non manca la cipolla “Rossa di Tropea” dai suoi mille sapori .
L’ortaggio è famoso e si identifica in Italia ed oltre, per le sue caratteristiche organolettiche tanto da essere eletto come primizia per il consumo fresco: accattivante aspetto rosso del bulbo, dolcezza, tenerezza e blanda piccantezza, accompagnato da principi nutritivi dai più svariati effetti: dall’afrodiasiaco,all’antinfiammatorio e antiossidante. Culla della cipolla rossa i 600 ettari di terreni costieri ricadenti tra Amantea e Capo Vaticano passando da Pizzo e dalla stessa Tropea.
Per la coltivazione si destinano terreni pianeggianti e terrazzati, i più vocati decorrono lungo la costa, anche a pochi metri dal mare e sono la sintesi di una particolare geopedologia, esposizione e microclima favorevole, che determinano singolari condizioni per la “dolce” primizia.Il resto e’ affidato all’accurata tecnica colturale tra lavorazioni, irrigazione, concimazioni, difesa fitosanitaria e raccolta, a partire da aprile fino a giugno. Se in primavera-estate si attraversa l'area di Tropea si avverte nell'aria un delicato ma inconfondibile odore di cipolla che esala dai bulbi estirpati, deposti al sole per circa 20 giorni in andane sul terreno, allo scopo di farli asciugare per conferire compattezza e resistenza.Al consumatore le cipolle arrivano fresche in mazzi o secche confezionate in sacchi, cassette e retini o con la classica treccia. L’intreccio è un lavoro interamente a mano, lento e laborioso e tutto al femminile: ogni donna lavora intorno a 2 quintali al giorno; ed è, comunque, la treccia, seppur più costosa a distinguere la rossa di Tropea da generici sacchi di cipolle che circolano in Italia.Dove finiscono 20.000 tonnellate all’anno di cipolla rossa di Tropea? Tra i mercati di Milano, Firenze e Bologna, anche se la piazza più fiorente è quella estera di Germania, Francia , Austria e Svezia.Per valorizzare la cipolla rossa è nata l’Accademia della cipolla rossa, che diffonde saperi e prodotti tipici tutti i base della bulbosa e da anni si batte e discute di marchio Igp (indicazione geografica protetta) che può consentire alla “rossa” di uscire dall'anonimato e dalla concorrenza sleale, ma sembra non si trovi pace e giusta definizione. Identificare la tipicità, legata all'area geografica della Calabria non provocherà più confusione e il consumatore sarà certo di acquistare una cipolla dolce, da mangiare cruda e in insalata o accompagnata con i fagioli a mo’ di cucchiaio. Perché tenera e croccante la rossa di Tropea non fa piangere.
Saveria Sesto
Le ricette
Cipolle di Tropea gratinate (per 4 persone)
otto cipolle di media grandezza
400 gr di pangrattato
50 gr di pecorino
olio d'oliva
sale, pepe, prezzemolo
Sbucciare le cipolle, tagliarle a metà in senso orizzontale, porle in tegame unto di olio e cuocerle a fuoco moderato.A parte si prepari un composto con il pangrattato, il prezzemolo, il formaggio, il pepe nero e l'olio.Si versi sulle cipolle tale composto e si poi in forno per circa 30 minuti per la cottura e per gratinarle.
Cipolle di Tropea marinate all’aceto rosso
tre cipolle, origano, aceto, olio, sale
Mondare e affettare le cipolle, tenendole immerse nell’aceto per 3-4 ore, avendo l’accortezza di rigirarle ogni tanto. Separarle dall’aceto e alla fine condire con sale,origano e olio.
Indirizzi
Accademia della cipolla rossa Santa Domenica di Ricadi
tel 0963-669523Cell.347-7624175
Produttori: Azienda agricola Marco Fattori Pizzo calabro
tel. 0963-534949