L’INIZIATIVA
Dagli uliveti confiscati ai boss l'extra vergine
finisce in una mostra-mercato in Inghilterra
L’olio antimafia
sbarca a Londra
È il frutto del lavoro della comunità di recupero
gestita a Castelvetrano da padre Lo Bue
Dai campi strappati a Cosa nostra a una mostra-mercato a Londra.
L’olio prodotto dai ragazzi della comunità per il recupero dei tossicodipendenti diretta da padre Salvatore Lo Bue a Castelvetrano sbarca in Inghilterra, dove a metà marzo ha partecipato a un’esposizione di settore.
«L’avventura – racconta il sacerdote siciliano – è cominciata più di vent’anni fa, quando ho fondato la comunità di recupero per tossicodipendenti. Prima a Bagheria e poi a Castelvetrano ci sono stati affidati i terreni che appartenevano a capimafia come Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro». Dai boss dei boss alla comunità: «In quei campi – prosegue padre Lo Bue – abbiamo prodotto il primo extravergine, diffuso col marchio di Libera. Le bottiglie non sono il segno di una vittoria, ma di una battaglia che continua. Ogni giorno, infatti, dobbiamo lottare contro ostilità e disinteresse».
La comunità dà lavoro a dieci ragazzi e a quattro contadini, e di recente si è dotata anche di un frantoio. «Finora – dice il sacerdote – abbiamo piantato oltre cinquemila alberi di ulivo, dai quali quest’anno saranno ricavate 25 bottiglie in distribuzione nelle Coop e nelle botteghe del commercio equo e solidale. Per i nostri ragazzi è già un successo. Sono diventati protagonisti, e non solo della loro vita. È il segno della Sicilia che cambia». «A padre Lo Bue e ai suoi ragazzi – spiega l’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Giovanni La Via – dobbiamo riconoscere il doppio merito di avere portato avanti, con gesti concreti, la battaglia per la legalità e di essere riusciti a produrre un olio di qualità. Una qualità che va tutelata e incrementata».
C. R.