L’EVENTO
A settembre torna a Bra l’appuntamento biennale con Chesse, organizzato da Slow food. Grande spazio dedicato ai prodotti siciliani, spazio anche ai vini e, da quest’anno, alle birre artigianali
Quando il formaggio
fa festa
In arrivo a Bra, in provincia di Cuneo, la settima edizione di “Cheese”, rassegna dedicata ai prodotti caseari, organizzata da Slow Food. “Cheese non è altro che un racconto con parole, voci, immagini e profumi la cui trama sarà ambientata in particolare in montagna”, come ama ricordare il fondatore storico di Slow Food, Carlo Petrini.
“Fin dalla sua prima edizione – continua Petrini – Cheese ha voluto essere un momento di apprendimento per i visitatori, un evento ricco di informazioni, da cogliere attraverso tutti quegli attori che con ‘le forme del latte’ convivono”.
E allora, attraverso assaggi, degustazioni, partecipazione ai laboratori del latte o a iniziative educative, nei giorni di Cheese sarà possibile una presa di coscienza sull´importanza delle attività agricole e rurali compatibili con il rispetto dell’ambiente.
Cheese è l’appuntamento biennale con il formaggio che tornerà nella capitale di Slow Food, Bra, dal 18 al 21 settembre. Il pubblico è pronto a lasciarsi far coccolare tra mille forme del formaggio, risultato finale di una lunga storia, di una filosofia di vita che ne dona identità e specificità. Il latte che è l´elemento fondamentale, con le sue caratteristiche organolettiche, rende unici i formaggi. La tematica strettamente legata al latte è l’alpeggio che viene difesa da Cheese e per questo durante i quattro giorni della manifestazione si parlerà anche di Dop e Igp.
Il tema principale di quest’anno? I fermenti aggiunti in fase di caseificazione ma non a quelli artificiali di laboratorio che rischiano, così dicono gli esperti, di snaturare il prodotto finito.
e così oltre 100 specialità casearie saranno ospiti della Gran sala di Cheese. Quest´anno il motivo dominante sono le rarità e curiosità dal mondo, cioè produzioni eccellenti di difficile reperibilità perché disponibili in quantità limitate o perché di lontana origine o ancora perché utilizzano tecniche o ingredienti particolari. Tra queste, particolare evidenza avranno i formaggi dei presìdi siciliani, come la provola dei Nebrodi, una delle poche provole italiane sottoposte ad un processo di stagionatura e non mangiate fresche; la provola delle Madonie, formaggio vaccino a pasta filata; e il Ragusano, ormai forte della sua denominazione Dop, prodotto con latte di vacca modicana che in passato era denominato Caciocavallo Ragusano, e rappresenta uno dei formaggi siciliani più antichi con la sua tipica forma di lingotto.
Cheese non è solo quell´evento che permette di gustare le varie tipologie di formaggi internazionali, ma permette al tempo stesso di poterli abbinare ad un calice di vino, scelto nella tradizionale enoteca tra le etichette delle cantine della “Guida al vino quotidiano” di Slow Food. Tra i vini che accompagneranno la degustazione verrà proposto il Moscato di Pantelleria e il Faro Palari, vino ottenuto da tre uve coltivate nello stretto di Messina, e tra le più rare Doc italiane.
Tra le novità di quest´anno anche la “Birroteca” con una ricca selezione di birre artigianali in bottiglia dei microbirrifici italiani, un esperimento già ben riuscito lo scorso ottobre a Torino per il Salone del Gusto.
Per assaporare la cucina dei diversi territori italiani, comodamente seduti, il luogo giusto è quello dei “Chioschi di degustazione”, mentre le “Cucine di strada” (ancora una volta l’idea è importata dal Salone del Gusto) sono tappa obbligata per chi vuole provare spuntini veloci che rispettano però la tradizione culinaria come l’arancina siciliana.
E l’edizione 2009 vedrà una vasta area dedicata ai prodotti e ai produttori dei territori transalpini italo-francesi, sistemata nel mercato dei presìdi (via Principi di Piemonte). Grazie al progetto “Interreg Promo Terroir” si punta a valorizzare i prodotti agroalimentari delle economie locali. La Francia si mescola all´Italia che comprende la Valle d´Aosta, le province di Torino e Cuneo e la provincia di Imperia in Liguria.
Giovanni Gaziano