CANTINE AL LAVORO
Il clima ha anticipato la data della raccolta delle uve, ma adesso, in alcune zone, la notte è così dolce da permettere al frutto una maturazione perfetta. Le testimonianze di alcuni produttori
Vendemmia, si parte
Vendemmia, si parte. Molti anticipi e qualità ottima di uve e vini. Quella di quest’anno si prepara ad essere bollata come la migliore degli ultimi due anni. In barba alla peronospora, i produttori più attenti hanno previsto e combattuto il micidiale fungo con prodotti che non mettono a rischio i consumatori e che fanno parte di protocolli fitosanitari certificati e testati.
Ma mamma natura ha fatto il suo corso donando alle piante grappoli più pesanti e quantità ridotte, quanto basta per far dire agli enologi delle cantine che contano che il vino sarà eccellente. Stiamo parlando dei bianchi, i primi a nascere. Da più parti della Sicilia la vendemmia è stata anticipata di almeno due settimane, e a cavallo di ferragosto sarà a pieno regime con la sua magica atmosfera. Il clima ha anticipato la data della raccolta delle uve, ma adesso, in alcune zone, la notte è così dolce da permettere al frutto una maturazione perfetta. Notti di lavoro e canti di una tradizione che vede uomini e natura andare a braccetto, pianificazione e programmazione, cura delle piante, tanta passione e capitali per vedere il miracolo della creazione del nettare di Bacco.
Donnafugata si appresta ad avviare la vendemmia a Pantelleria e Contessa Entellina, in provincia di Palermo. Nel sito di Contessa – raccontano i collaboratori della famiglia Rallo – le precipitazioni sono state inferiori alla media siciliana. Le piogge della tarda primavera hanno creato le condizioni per lo sviluppo delle peronospora, che è stata contrastata con successo, grazie ad un attento monitoraggio delle vigne ed alla prevenzione con trattamenti a base di rame. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno avuto effetti positivi per il buon andamento del ciclo vegetativo e per le qualità organolettiche delle uve. Da una prima ipotesi di ritardo della maturazione delle uve, in seguito alle alte temperature, si è passati ad una previsione di vendemmia in linea con la tipica annata. Il primo raccolto riguarda la varietà di Chardonnay con standard qualitativi ottimali. Stesse previsioni nel sito Donnafugata di Pantelleria con lo Zibibbo.
In fatto di spumanti ci spostiamo a Campobello di Licata, in provincia di Agrigento, dove Giuseppe Milazzo ha già iniziato a vendemmiare Chardonnay per la base degli spumanti.
“Le quantità di uva non sono elevatissime, ma la qualità è ottima, superiore alle altre annate – dice Milazzo -. Inoltre, almeno nell’agrigentino, l’uva sta maturando lentamente, grazie anche alle temperature. Di notte ci sono stati 16 gradi, condizioni ottimali per la pianta. L’acidità è alta, intorno a 9,70 e i gradi intorno i 15,60. Aspetteremo finché la gradazione scenderà a 13”. Anche qui la prevenzione a base di zolfo contro la peronospora ha frenato l’avanzare del fungo. “Abbiamo fatto- conclude Milazzo – applicazioni di zolfo a partire da quando i germogli sono stati alti appena dieci centimetri e fino a dieci giorni prima della vendemmia. Quest’anno siamo molto al di là delle aspettative qualitative”.
A Sambuca di Sicilia si godono i primi giorni di vendemmia su uve Chardonnay e Pinot grigio. L’enologo di Feudo Arancio, l’azienda siciliana di Mezzacorona è soddisfatto, e non lo nasconde: “Per i bianchi c’è stato un piccolo anticipo di vendemmia, ma la qualità è risultata ottima: acidità fissa, ph migliore, zuccheri nello standard e ottima salute delle piante dal punto di vista sanitario – dice nella sua analisi l’enologo Calogero Statella -. Grazie alle temperature poco eccessive rispetto all’agosto 2006 si avranno dei vini bianchi più freschi, meno grassi più eleganti e meno alcolici. L’unica differenza rispetto alle altre vendemmie è che c’è stata una diminuzione delle quantità d’uva. L’esperienza trentina e il nostro bagaglio culturale in fatto di vigne ha permesso poi la difesa integrale della pianta contro la peronospora. Con i nostri mezzi siamo in grado di prevedere un attacco del fungo almeno con venti giorni di anticipo”.
C’è un detto: “La migliore vendemmia è sempre l’ultima”. Lo fa presente Lilly Fazio scherzandoci su. Dai vigneti di Fulgatore, territorio di Erice in provincia di Trapani, le previsioni sono più che buone.
“Siamo già partiti con la vendemmia per quanto riguarda lo Chardonnay e il nostro Müller Thurgau. Abbiamo anticipato di quel tanto a causa delle escursioni termiche che hanno maltrattato la vite, ma in compenso parliamo di un’annata positiva con una qualità ottima di bianchi. Unico problema la diminuzione delle quantità d’uva. Il calo di produzione è stimato intorno al 20-30%. Alla fine la grande macchina della vendemmia è partita, e per noi è sempre una festa. Per i vini meno delicati partiremo per Ferragosto. Di peronospora nemmeno l’ombra” conclude Lilly Fazio.
Salvo Ricco