L’EVENTO
La manifestazione organizzata a San Vito lo Capo compie dieci anni. Otto chef saranno giudicati dalla giuria presieduta da Stefano Bonilli. Tra gli ospiti anche Gianfranco Vissani; “Sto preparando una ricetta per l’occasione”
Buon compleanno Cous cous Fest
La musica di Khaled, il cous cous interpretato da Gianfranco Vissani, una dotte conversazioni, le magiche atmosfere di una tenda berbera e soprattutto sua maestà il cous cous visto da otto Paesi del Mediterraneo, giudicati dal palato insindacabile di Stefano Bonilli.
Ecco gli ingredienti del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo (Trapani), la rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo che quest’anno festeggia il suo decimo compleanno con un programma d’eccezione e ricco di novità. La manifestazione dove il cous cous, piatto in sé povero ma ricco di simbolismi e cultura, è protagonista, si svolgerà a San Vito, dal 25 al 30 settembre.
Il piccolo centro dal volto arabo e dall’anima mediterranea, sarà il palcoscenico per l’evento – organizzato dall’agenzia Feedback di Palermo in collaborazione con il Comune di San Vito – che quest’anno celebra “Tremila anni di cous cous e dieci anni di fest”, come recita lo slogan della campagna di comunicazione di quest’anno. Chiaro il riferimento alla tradizione del piatto, che affonda le radici nel 900 a.C. secondo la leggenda che racconta di come re Salomone, perdutamente innamorato della regina di Saba, sia riuscito a guarire dal suo male d’amore mangiando un piatto di cous cous.
Anche quest’anno il cuore della manifestazione sarà la gara gastronomica di cous cous che impegnerà i migliori chef del Mediterraneo provenienti da otto Paesi che si affronteranno proponendo il cous cous cucinato secondo la propria tradizione. Una giuria internazionale di giornalisti ed esperti di enogastronomia, presieduta da Stefano Bonilli, editore e direttore del Gambero Rosso e alla quale è stato invitato a partecipare anche Enzo Vizzari, curatore delle Guide dell’Espresso, designerà il piatto di cous cous vincitore. La Costa d’Avorio dovrà lottare per non perdere il titolo conquistato l’anno scorso. Dalla piazza principale anche il pubblico potrà assistere alla gara internazionale di cous cous, animata dal comico Sasà Selvaggio, e assaggiare le specialità.
Novità di quest’anno è l’area “Casa del cous cous del Maghreb” dove si può assaggiare la versione tipica del cous cous, secondo l’antica tradizione di Algeria, Marocco e Tunisia, l’area geografica dove il piatto ha le sue radici. I migliori vini siciliani e le succulente specialità della cucina mediterranea sono i compagni d’avventura in questo viaggio alla scoperta del mangiar bene. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. Per degustare i cous cous è necessario acquistare un ticket di 10 euro che dà diritto ad una porzione di cous cous o di una specialità gastronomica trapanese e un bicchiere di vino siciliano, una degustazione di dolci tipici siciliani o i gustosi fichidindia di Roccapalumba (Palermo) e un bicchiere di vino da dessert.
Special guest di questa decima edizione sarà l’istrionico Gianfranco Vissani, chef, critico e gastronomo. Vissani proporrà, in occasione del decennale della manifestazione, una personale interpretazione del cous cous nell’ambito di un talk food, in programma venerdì 28 settembre alle 17.00. “Il cous cous – dice Vissani – è un piatto fantastico e ricco di storia, che mi piace molto e che propongo anche nel mio ristorante, ma in una sorta di timballo con salsa al caffè. Presenterò – aggiunge – una ricetta a sorpresa, appositamente ideata per la Sicilia. Il ragusano e il maiorchino, la ricotta e il pecorino, l’agnello, gli agrumi baciati dal sole, i dolci opulenti come la cassata e gli straordinari cannoli e piatti dall’influenza araba, normanna e sveva rendono l’isola uno scrigno di sapori unici”.
Si chiama “La penna e la forchetta: conversazioni su cibo e letteratura” l’appuntamento culturale ideato della prossima edizione del Cous Cous Fest. L’iniziativa, ideata da Gianfranco Marrone, docente di Semiotica all’Università di Palermo e presidente dell'Associazione italiana di studi semiotici, vedrà la partecipazione di scrittori come Francesco Piccolo, autore, tra gli altri di “Se c’ero dormivo” e “Storie di primogeniti e figli unici”, Marcello Fois, scrittore di noir alla ribalta nazionale e Roberto Alajmo. L’appuntamento con le “conversazioni d’autore”, nello splendido scenario del giardino del Santuario di San Vito Lo Capo, è alle 17 di giovedì 27 e sabato 29 settembre.
E ancora: menu d’autore firmati da chef come Andreas Zangerl (Casa Grugno di Taormina), Pino Cuttaia (La Madia di Licata) e Vincenzo Candiano (Locanda di Don Serafino, Ragusa). Il meglio della cultura e delle tradizioni dei Paesi partecipanti sarà esposto all’Expo Villane, mentre la musica e lo spettacolo saranno protagonisti del Cous Cous Live Show di San Vito Lo Capo, si parte martedì 25 settembre con Sudd Mm e Anita Vitale, si prosegue mercoledì con Roy Paci & Aretuska. Poi è la volta dei Dam e del concerto di Khaled, in tappa unica in Italia (venerdì 28 settembre). Sabato si esibiscono gli Agricantus mentre chiudono la rassegna, domenica 30 settembre, Sasà Salvaggio.
C.d.G.