Grande distribuzione,
s’impone il Syrah
Entrare in un grande supermercato e mettere nel carrello una bottiglia di Nero d’Avola o di Syrah. Una scena in cui ci s’imbatte sempre più spesso a giudicare dai dati della ricerca che Veronafiere ha commissionato ad Iri-Infoscan sull’andamento del mercato nel 2008. Nonostante la crisi, infatti, nella grande distribuzione aumentano le vendite di vini a denominazione di origine. La fascia di prezzo va dai 5 euro in su. E quelli siciliani piacciono sempre di più.
“È un segnale incoraggiante – spiega Cosimo Gioia, dirigente generale del dipartimento Interventi infrastrutturali dell’assessorato regionale all’Agricoltura -. Nel contempo, è anche un input per le istituzioni che devono contribuire alla crescita del settore. Da sempre il gap per il nostro vino non si registra al momento della produzione, ma in quello della vendita. Come dire? Facciamo un ottimo vino, dobbiamo, però, saperlo vendere bene. Su questo fronte si concentreranno parte degli sforzi dell’assessorato nelle strategie future”.
Se da un lato si registra il calo delle vendite del vino “da tavola” (dal brik ai grandi formati), dall’altro l’imbottigliato piace sempre di più ai clienti. E il Nero d’Avola si piazza al quarto posto della top ten nazionale degli acquisti. Nell’ordine: Chianti (Toscana), Lambrusco (Emilia Romagna), Barbera (Piemonte e Lombardia), Nero d’Avola (Sicilia), Vermentino (Sardegna), Montepulciano d’Abruzzo (Abruzzo), Bonarda (Lombardia), Chardonnay (Triveneto), Muller Thurgau (Triveneto), Prosecco (Veneto). Il valore delle vendite del Nero d’Avola si è assestato sui 26.653.650 di euro, facendo registrare un +1,9 %. Quasi otto milioni di litri. Proprio in riferimento ai litri venduti, c’è stato un calo (-6,4%) ma i consumatori hanno preferito bottiglie con un prezzo più alto. Alla fine il costo medio è stato di 3,37 euro.
Ancor più indicativa di come cambiano i gusti e le abitudini dei consumatori è la classifica dei vini che registrano un maggior tasso di crescita, vini che coniugano una gran qualità ad un buon prezzo. E qui che spicca il Syrah che, dopo Negroamaro (Puglia), Aglianico (Campania) e Traminer (Trentino), è stato il più venduto con un trend di crescita del 18,2 %.
Altri dati interessanti arrivano da una ricerca voluta dall’assessorato all’Agricoltura e riguardano la fisionomia vitivinicola siciliana. Nel 2000 per ettari coltivati e percentuale sul totale dei vigneti siciliani, le tre varietà principali erano: Catarratto (63.655 ha – 46,50%), Trebbiano (16.558 ha – 12,10%), Nero d’Avola (14.645 ha – 10,70%). Nel 2008 la situazione è cambiata con il Nero d’Avola che conquista terreno (19.196 ha – 16.05%), rispetto al Catarratto (36.619 ha – 30.61%) e al Trebbiano (7.454 ha – 6,23%).
C.d.G.