Presentazione del progetto alla presenza di Gaetano Armao
e Dario Cartabellotta e con Valentina D’Urso e Ivana Calabrese
È stato presentato nella giornata di esordio del Vinitaly il progetto a sostegno della legalità della regione siciliana, gestito dal Ministero dell’Interno e cofinanziato dall’Unione Europea, per la riconversione di terreni confiscati alla mafia del fondo Verbumcaudo, appartenuto a boss mafiosi, grazie alla coltivazione di uva e la produzione di vini di qualità.
“La più grande soddisfazione – riferisce l’assessore regionale dell’economia, Gaetano Armao – è quella di essere riusciti a fare sistema integrato in Sicilia. Un feudo dell’entroterra siciliano, precedentemente simbolo del potere mafioso – continua Armao – è oggi un bene assegnato alla regione Sicilia dallo Stato, che non era più in grado di sostenerne i costi del mutuo, e che sarà presto affidato al Consorzio sviluppo e legalità che porterà avanti il percorso verso la produzione vitivinicola”.
Tra gli intervenuti moderati da Dario Cartabellotta dell’assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari, Valentina D’Urso, rappresentante dell’autorità di gestione del PON sicurezza e legalità in cui rientra questo progetto, ha sottolineato l’importanza di queste iniziative per favorire lo sviluppo della legalità e creare nuove opportunità di lavoro attraverso la creazione di centri produttivi, specificando che sarà garantita l’assistenza tecnica all’innovazione per la riqualificazione delle aziende confiscate alla mafia.
Il presidente del Consorzio sviluppo e legalità, il sindaco del comune di Monreale Di Matteo, ha precisato che presto Verbumcaudo sarà affidato per la gestione ad una cooperativa organizzata sul territorio. Esempi di realtà di riscatto già esistenti sul territorio e che operano con risultati ben più che apprezzabili sono diversi, tra cui Centopassi e la cooperativa Aurora Onlus, un’associazione di genitori di bambini autistici, che si è aggiudicata in bando pubblico, come unica offerente, 12 ettari di vigneto sequestrati alla mafia nella zona di Partinico.
“Abbiamo avuto i terreni in affidamento a luglio – racconta Ivana Calabrese, presidente della cooperativa – ed abbiamo vendemmiato insieme ai nostri ragazzi a settembre. Abbiamo portato in anteprima al Vinitaly il vino prodotto, simbolo del nostro impegno alla lotta alla mafia”.
Al progetto Verbumcaudo ha contribuito anche la Scuola siciliana del cinema, realizzando un corto che sarà disponibile on line. Infine, l’assessore Armao ha reso noto che un altro podere, quello di Suvignano, è stato confiscato ed è già stata avanzata una richiesta di affidamento congiunto alla regione Sicilia e Toscana , con l’intenzione di costruire un progetto che comprenda dei percorsi di turismo della legalità.
Daniela Corso