di Emanuele Scarci
Zonin supera indenne il lockdown. Alla fine di maggio il gruppo veneto ha registrato vendite in crescita intorno al 2%.
Nel 2019 i ricavi sono risultati in lieve crescita, ma è migliorata la redditività. Nonostante le performance si rincorrono i rumor su un’uscita dell’amministratore delegato di Massimo Tuzzi che l’interessato respinge. “In questi giorni – commenta Tuzzi – negli Stati Uniti stiamo subendo gli effetti delle chiusure derivanti dalle manifestazioni antirazziste, ma nel complesso siamo soddisfatti dei risultati dei primi 5 mesi del 2020. Il lockdown è arrivato nel corso di una campagna promozionale nella grande distribuzione, pianificata 3 mesi prima, che ha amplificato i nostri risultati. Specie nelle prime settimane. Abbiamo compensato la chiusura dell’Horeca con un boom della distribuzione moderna, con uno scarto positivo delle vendite intorno al +2%”. Il gruppo Zonin1821 è controllata dalla famiglia omonima. Nel dicembre 2018 nell’azionariato è entrato, con una quota del 36% e 65 milioni di aumento di capitale, la famiglia Benetton e altri investitori.
Per la multinazionale di Gambellara il 2019 si è chiuso con ricavi consolidati di 205 milioni (+1,4%), di cui l’85% all’export, “e un margine operativo lordo di 22 milioni – sottolinea Tuzzi – L’anno scorso abbiamo inglobato le nostre società agricole, ma alla fine abbiamo migliorato il Mol di 3 milioni”. La posizione finanziaria netta di Zonin era negativa per 95 milioni nel 2018 “ma nel 2019 è calata di qualche milione” assicura il top manager. Tuzzi ha scalato la vetta di Zonin partendo, nel 2014, come export manager e poi export director della Casa Vinicola. Nel 2010 è diventato responsabile delle filiali negli Stati Uniti e nel regno Unito e 4 anni dopo assume la carica di direttore generale del gruppo Zonin1821. Nel 2016 diventa amministratore delegato. Ci sono insistenti rumor di fonte aziendale su un’uscita di Tuzzi dalla multinazionale veneta. Il top manager reagisce: “Sono 3 anni che sento questi rumor, ma sono ancora qui. E’ vero che a fine anno scade il mio triennio contrattuale, ma nessuno mi ha informato di questa novità”.