Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il personaggio

Cappadonia unico “Tre Coni” della Sicilia: “Fare il gelato è come un rito liturgico”

26 Marzo 2021

“Sono felice e orgoglioso”.

Poche, anzi pochissime parole. Ma è nel suo stile, sempre un po’ timido e riservato. Antonio Cappadonia è un grande maestro gelatiere di Cerda, comune in provincia di Palermo. E’ l’unico siciliano ad essere stato insignito dei Tre Coni dal Gambero Rosso nella sua guida alle migliori gelaterie d’Italia (leggi qui>). E per il terzo anno consecutivo. Cappadonia, che ha due punti vendita a Palermo, in pieno centro storico, è felice ed emozionato allo stesso tempo: “Un riconoscimento che va al mio gelato, frutto di anni e anni di studio, ricerca delle migliori materie prime, sperimentazione – sono davvero orgolgioso di questo premio, che riconosce la bontà delle materie prime, il metodo e soprattutto lascia trasparire il senso di essere artigiani. Che è la cosa che mi gratifica di più. Ed è quello che poi io voglio sempre comunicare non solo ai miei clienti: fare il gelato in un certo modo”. Antonio Cappadonia, fin dai suoi esordi nel paesino in provincia di Palermo, ha sempre cercato di tenere alta, anzi altissima l’asticella della qualità e del metodo professionale: “Poter migliorare giorno dopo giorno il nostro prodotto, per me vuol dire poter regalare ogni giorno un’emozione nuova al consumatore del mio gelato – dice – Ma ciò che mi gratifica di più è che il mio gelato è territoriale, racconta questa parte della Sicilia attraverso gli ingredienti usati per produrlo. Ed è davvero quello che volevo fare”. Poi prosegue: “Fare il gelato è come celebrare un rito liturgico – dice Cappadonia – A partire dalla sacralità della materia prima, la trasformazione, il metodo di lavorazione. C’è un non so che di religioso. Ecco, io il mio mestiere lo intendo così, fatto di gesti sempre perfetti. Ora cercherò di non deludere le aspettative. Nuovi gusti? Sto lavorando a tante cose, ma soprattutto agli abbinamenti ortaggi con agrumi. Probabile che presto si potrà assaggiare il gusto arancia e finocchio. Ogni tanto serve anche un tocco di innovazione”.

G.V.