E’ morto, a causa di un brutto male, Giorgio Dragotta, storico sommelier del ristorante Charleston di Mondello, la borgata marinara di Palermo. Dragotta, classe ’54, ha legato quasi tutta la sua vita al mondo del vino. E anche al Charleston, Perché Dragotta ha lavorato in questo ristorante dal 1978. Prima come chef de rang e, pochi anni dopo, ha deciso di puntare sul mondo del vino specializzandosi con corsi e diventando pian piano un grande esperto del vino del mondo e prendendo il comando della storica cantina del ristorante di Mondello. Durante la festa dei 50 anni del Charleston, nel 2017, ricordava gli ospiti illustri del locale, da Renato Zero a Claudio Baglioni, passando per Sandro Pertini, i Pooh, Gigi d’Alessio. Ma anche Maria Callas, papa Giovanni Paolo II, passando per presidenti della Repubblica e primi ministri. E uomini d’affari da tutto il mondo che non badavano a spese. Rimase colpito, nel 1995, quando un notaio svizzero nel 1995 dopo la cena acquistò una bottiglia di Pétrus Pomerol invecchiato che allora costava un milione e ottocentomila lire e un’altra bottiglia di vino francese da 800 mila lire. In sala Dragotta era un vero e proprio uomo d’altri tempi, di grande classe e charme. Sapeva sempre consigliare il vino giusto per il momento giusto. Avrebbe ripreso a lavorare nel nuovo Charleston che aprirà a breve a Palermo con il nuovo corso voluta da Mariella Glorioso e dallo chef Gaetano Verde. Mancherà. Alla famiglia di Giorgio Dragotta le condoglianze della redazione di Cronache di Gusto.
Lutto