Il futuro è ciò che non ci ricordiamo più. È con questa frase che iniziamo a raccontarvi del ristorante “Marc Lanteri”, con questa frase che riassume tutto quello che scriveremo dopo e tutto quello che ci ha trasmesso questo posto, autentico fiore all’occhiello del territorio delle Langhe e del Roero.
Gli interpreti in questo caso sono due, lo chef Marc Lanteri appunto, originario di Tenda, un piccolo paesino poco oltre il confine del Piemonte, nel versante francese della Valle Roya, dove sono ancora presenti le radicate origini italiane. Alain Ducasse, Christian Morisset, Michel Rostang, Enzo Santin, Annie Feolde, e Paolo Teverini sono solo alcune delle personalità importanti con le quali si forma e costruisce la sua idea di cucina. Subito dopo, ma non per importanza, troviamo Amy Marcelle Bellotti, originaria del Colorado, che terminata l’esperienza presso il Castello di Grinzane Cavour, dal 2023 intraprende al fianco di Marc Lanteri, nel nuovo progetto del ristorante “Marc Lanteri” dove porta la sua esperienza pluriennale nell’accoglienza, facendo vivere agli ospiti un’atmosfera tanto calda quanto suggestiva.
Cos’è però, tornando alla frase iniziale, che non ci ricordiamo esattamente?
Non ci ricordiamo, nella ristorazione moderna, dell’importanza delle persone.
Le persone sono gli o le artefici della concretizzazione dell’esperienza al ristorante, sono l’ago della bilancia tra una memorabile e una normale uscita a cena.
Marc ed Amy riescono a fare esattamente questo, prima di farti mangiare bene, prima di farti bere bene, riescono a farti stare bene. Entrambi sono sempre presenti nell’esperienza del cliente, Amy come padrona di casa, Marc come sapiente mano che dipinge nei suoi piatti i tratti caratteristici delle Langhe e del Roero, con la mai dimenticata tecnica d’oltralpe, sua terra d’origine.
Il ristorante segue rigorosamente il trascorrere delle stagioni, offrendo una proposta vegetale attinta per la sua totalità dall’orto appena acquisito, dove coltivano secondo le antiche tradizioni familiari. Una cucina che non dimentica i classici piemontesi come detto, Tajarin e Agnolotti del plin sono infatti protagonisti assoluti nel menu, nonostante il primo piatto che lo chef ha voluto farci provare sia stato uno dei suoi signature dishes più importante: Il torcione di Foie Gras, con ciliegie dell’orto fermentate e pan brioche. Piatto impeccabile, cosa assolutamente non scontata per un piatto già assaggiato in varie versioni e presente nella memoria gustativa di ognuno di noi.
Tutte le portate che si avvicendano poi seguono un file rouge molto preciso, alternando proteina (o carboidrato) alla parte vegetale, sempre presente e imprescindibile, per donare acidità ma soprattutto, aggiungiamo noi, verità al piatto. Sì, perché l’impressione quando si mangia da Marc Lanteri, e che tutti i piatti ci stiano raccontando una storia. Una storia di fatica, di passione, di abnegazione, di cultura del far star bene. Non è un caso se Marc e Amy ci accompagnano a visitare il loro orto, di cui si vede, vanno immensamente orgogliosi. Tutti quei colori e quei sapori si ritrovano non solo nei piatti, ma anche nell’atmosfera al ristorante.
Una storia, una bella storia, che merita di essere raccontata, perché’ a volte, ci dimentichiamo di valorizzare questi ristoranti in cui l’amore e la passione, vengono prima di tutto.
Contatti
Via Serra 21/d Castagnito d’Alba
12050 CN Italia
Tel: +39 0173 262172
Mail: info@marclanteri.it
Chiuso: lunedì e martedì
Aperto:da mercoledì al sabato: 12-14, 19-22
Domenica: 12-14
Parcheggio: In struttura
Carte di credito: Tutte
Ferie: Non specificato