Alle pendici del monte Vulture, in un’area collinare d’origine vulcanica caratterizzata da un microclima unico al mondo, ha sede l’azienda agricola di Elena Fucci. Siamo a Barile, in provincia di Potenza, ed è qui che Elena, insieme al papà Salvatore, ha scelto di avviare un progetto vitivinicolo incentrato sulla valorizzazione dell’Aglianico del Vulture, vitigno emblema di questo territorio. Una cantina, nata oltre vent’anni fa, che sta facendo la storia della viticoltura lucana e che costituisce una vera e propria eccellenza in Italia e non solo. Un progetto profondamente legato al territorio e con una storia radicata nel tempo; da generazioni la famiglia Fucci, infatti, accudisce i vitigni di “contrada Solagna del Titolo” che furono acquistati negli anni ’60 con l’intento di coltivare uva e produrre vino per l’autoconsumo. È da questa tradizione e dalla passione trasmessa da nonno Generoso, che deriva l’amore di Elena Fucci per il vino e per la terra, due elementi che l’hanno spinta a conseguire gli studi in enologia e viticoltura presso l’Università di Pisa e a realizzare, negli stessi anni, la sua prima vendemmia.
Nasceva così nel 2000 “Titolo”, unica etichetta aziendale divenuta oggi iconica grazie ai suoi colori e ai suoi profumi che raccontano le caratteristiche di un terroir altamente minerale e di uno dei vitigni più rappresentativi della Basilicata. Un grande vino che rappresenta il fulcro di un progetto più ampio che include attività di promozione territoriale incentrate sull’enoturismo e sull’esperienza diretta in cantina. Con la medesima cura riposta nella produzione di “Titolo”, dal 2016 viene realizzato anche un olio extravergine d’oliva di qualità. Un’attività centrale per l’azienda che ha impegnato Elena Fucci in tanto studio e approfondimento (tanto da diventare sommelier dell’olio e assaggiatrice certificata) e che valorizza al meglio un patrimonio di circa 600 alberi. A oggi si contano due oliveti – situati in contrada Solagna del Titolo, confinante con i vigneti, e in contrada Goriza a sud est del Monte Vulture – che crescono a circa 600 metri sopra il livello del mare e che ospitano alberi delle varietà Ogliarola del Vulture, Cima di Melfi e Pendolino, coltivati secondo i dettami dell’agricoltura biologica.
Anche quest’anno abbiamo assaggiato per Cronache di Gusto il risultato di questo lavoro: il “Titolio” della campagna olearia 2023. Realizzato con olive raccolte nella seconda metà di ottobre, e molite presso Frantoio Muraglia di Andria, l’extravergine di Elena Fucci è un blend ottenuto dalle tre cultivar presenti negli oliveti. Una produzione di nicchia (poco più di mille litri annui complessivamente) che viene commercializzata in Italia e all’estero sul canale horeca o attraverso rivenditori specializzati. Fruttato intenso (7/10) dal color dorato brillante con sfumature verdi, si tratta di un extravergine che sa coniugare personalità, forza ed equilibrio. Al naso si caratterizza per un’ampia varietà di sentori, tra i quali spiccano quelli di carciofo, di rucola, di erba appena falciata e di mandorla fresca. Note decise che anticipano quanto si percepirà al palato. All’assaggio risulta potente, strutturato, ma al contempo armonioso grazie a un interessante mix tra un amaro ben delineato (7/10), che richiama sapori come quelli del carciofo e dell’ortica, e un piccante (7/10) vivace e persistente. Per via delle sue caratteristiche “Titolio” è certamente un extravergine capace di esaltare i piatti che accompagna. Si abbina molto bene a piatti strutturati come zuppe e minestre a base di legumi, carni rosse, pizze e focacce. Grazie ai suoi tratti decisi risulta ideale, per contrasto, anche con ricette dai toni più delicati come, per esempio, carpacci e tartare di carne e formaggi freschi o semi stagionati. Esprime il meglio di sé a crudo.
Azienda agricola Elena Fucci
Contrada Solagna del Titolo
Barile (Pz)
T. 320 4879945
info@elenafuccivini.com