Tonda Iblea.
Questa storia vuole dimostrare che non è necessario lavorare con le proprie mani la terra od occuparsene a tempo pieno o essere competenti nella coltivazione agraria per ottenere un grande prodotto ma bastano prima di tutto una smisurata passione e avere la capacità di affidarsi alla consulenza e all’opera delle persone giuste.
Questo è il caso dell’Azienda Miccione di Buccheri (Sr). Daniele ha frequentato la Scuola di Giornalismo a Milano e chiaramente fa il giornalista. Suo fratello Davide si è sempre occupato di filosofia. La loro famiglia è vissuta da molti anni a Floridia, ma non si era mai dedicata all’agricoltura. Davide, per concentrarsi nei suoi studi filosofici e nella meditazione si trasferisce per un periodo a Buccheri e lì in questo borgo montano di poco più di 2.000 anime scopre la genuinità del mondo contadino, i buoni e sani prodotti della campagna, si innamora del paesaggio. Così coinvolge Daniele, che non oppone resistenza, anzi, e nel 2011 acquistano un piccolo lotto in una campagna che comincia ad avere problemi di abbandono. E’ un bellissimo oliveto di circa 100 esemplari secolari di Tonda Iblea, la cultivar principale se non quasi esclusiva del territorio. Siamo nella zona terminale della gola sottostante il paese, che diventa poi tanto ripida da essere chiamata “a Stritta”, ma che è detta anche la “Valle dell’Olio”. Un podere senza acqua e senza corrente elettrica, in parte terrazzato dall’antica mano dell’uomo che inizia da quota 600 a salire.
panorama
Nella prima intenzione dei Miccione questi olivi dovevano essere utilizzati per soddisfare le esigenze della famiglia e Daniele, che fa più da manager visto che suo fratello è più concentrato sulle elaborazioni della mente, pur vivendo a Milano decide che l’olio che i suoi alberi produrranno dovrà essere quanto di meglio ottenibile; si affida allora ad un bravo consulente agronomo Luigi la Rocca, si serve di un ottimo frantoio a Buccheri a pochi minuti dalla sua campagna. Il primo anno si producono 300 litri di extravergine, ben oltre i consumi domestici, per cui si comincia a vendere l’eccedenza che risulta così di successo che Daniele con entusiasmo decide di acquistare altri oliveti e altri terreni dove pianta altri alberi.
E’ sempre Tonda Iblea con qualche altro esemplare per l’impollinazione, che però ha sfumature diverse secondo il terreno da cui si nutre a cui si sommano le olive del contadino limitrofo che cura manualmente anche l’uliveto Miccione. Visto che le olive provengono da diversi terreni e sono molite separatamente Daniele decide di assemblare le migliori e si rivolge ad un esperto degustatore che ne decide la miscela. Nasce quindi Tutto Tonda, il meglio, e Tonda Festante, il resto, che nel 2013 non viene prodotto perchè la quantità del raccolto è poca e con una resa bassissima del 5%, ma di grande qualità in un’annata per gli altri pessima.
la raccolta
Daniele pretende una coltivazione praticamente biologica ma rifugge dalle complicazioni burocratiche, quindi niente DOP e niente BIO, ma nessun trattamento e concimazione con stallatico. E con la corrente annata 2013, praticamente la seconda, la grande sorpresa, manda il suo olio al concorso internazionale SOL d’ORO e vince la medaglia di bronzo nella categoria monovarietali, a fronte di tanti blasonati e agguerriti concorrenti.
La raccolta delle olive inizia il 1° ottobre, a mano ad olive ancora praticamente verdi, e dopo circa un’ora sono portate al frantoio Team 4×4 dove sono molite con frangitore a martelli per avere un olio più deciso che è centrifugato senza aggiunta di acqua. Stoccaggio sotto azoto e all’imbottigliamento una leggerissima filtrazione per togliere le ultime sospensioni.
Degustandolo, al naso è un olio di eccelsa finezza ed eleganza, di immediato fascino e di intensi profumi di oliva verde, di cardo e di carciofo, di pomodoro verde, di mandorla, di poca erba. L’equilibrio olfattivo si ritrova tutto nel palato dove si ripetono tutti i sentori già avvertiti con prevalenza di tanto carciofo verde; molto denso è pochissimo amaro e solo dopo qualche secondo arriva una nota leggermente piccante. Olio di grande armonia, perfetto rappresentante delle migliori caratteristiche della Tonda Iblea.
Dalle analisi risultano i seguenti valori: acidità 0,10; perossidi 8; polifenoli 407; Delta K 0,00; K232 =1,95; K270 = 0,15 che denotano anche nei numeri l’alta qualità dell’olio (i limiti sono per l’acidità 0,80; per i perossidi 12; per il Delta K: 0,01; per il K232: 0,25; per il K270: 0,2)
Per gli abbinamenti, i suoi profumi eleganti e il suo gusto delicato ma consistente al contempo, non c’è che da sbizzarrirsi. Speciale per i piatti leggeri, noi l’abbiamo apprezzato al posto del burro sul risotto e sui tortelloni alla zucca, con un’insalata verde, con il pesce al cartoccio. Quest’anno sono solamente 2.000 bottiglie da 250 cc e qualche centinaio da ½ litro. Per acquistarlo meglio rivolgersi all’azienda che spedisce cartoni con 6 bottiglie da ½ litro al costo di 90 euro.
Az. Agr: Miccione |
Recensioni Rubrica a cura di Salvo Giusino |