di Christian Guzzardi
In un antico feudo situato a cinquecento metri sopra il livello del mare, già prezioso presidio sulla Conca d’Oro, ha sede l’azienda agricola Disisa.
Ci troviamo a Grisì, frazione del comune di Monreale in provincia di Palermo. Di proprietà della famiglia Di Lorenzo fin dal 1867, questa prestigiosa realtà siciliana si estende nel territorio di Grisì, in provincia di Palermo, per oltre quattrocento ettari. A darle il nome è la parola araba “Aziz”, in italiano “La Splendida”, che ben descrive lo scenario di grande bellezza in cui sorge e si sviluppa.
(La famiglia Di Lorenzo)
Approdata sul mercato con vini e oli firmati “Feudo Disisa” a metà degli anni ’90, l’azienda è gestita oggi da Mario Di Lorenzo, anima di una realtà multi-colturale nella quale vigneti e uliveti si mescolano distribuendosi rispettivamente nelle aree della Doc Alcamo e della Doc Monreale, per quanto riguarda i vini e della Dop Val di Mazara per l’olio. Una produzione importante, diffusa e apprezzata in Italia e nel mondo, che può contare su ben dieci vini differenti (i monovitigni Nero d’Avola e Grillo, i Cru “Terra delle fate”, “Vuarìa”, “Roano”, “Daliah”, e “Tornamira”, la linea Stars che include il monovitigno “Adhara” e il blend “Chara” e il vendemmia tardiva “Krysos”) e su tre varietà di olio extravergine d’oliva di grande qualità (un blend e due monocultivar).
Ottenuti da circa diecimila alberi – tra i quali spiccano, nella parte più antica dell’azienda, ulivi centenari di varietà Cerasuola e a cui si aggiungono impianti più giovani di Biancolilla e Nocellara del Belìce – gli oli Disisa sono il risultato di un processo produttivo che ha il suo fulcro nel frantoio aziendale. Tutto parte da una raccolta anticipata, effettuata a partire dai primissimi giorni di ottobre, a cui segue un’estrazione a ciclo continuo a freddo e la successiva filtrazione che ne preserva la qualità. Oltre ai monocultivar e al blend, vengono realizzati anche degli aromatizzati a base di agrumi, basilico, rosmarino, peperoncino e aglio di Nubia.
La produzione, attualmente in corso, raggiunge annualmente una media di 25 mila litri di extravergine che viene distribuita e commercializzata quasi esclusivamente all’estero e in Sicilia presso punti vendita specializzati. Un lavoro curato in ogni minimo dettaglio, portato avanti nel rispetto dell’ambiente circostante e secondo i dettami dell’agricoltura biologica.
Tra i tre oli firmati Disisa, abbiamo assaggiato in anteprima per Cronache di Gusto il monocultivar convenzionale 2022 ottenuto da olive Cerasuola. Tipica della valle del Belice e dello Jato, questa particolare varietà si caratterizza per sentori particolarmente intensi e balsamici. Al naso spiccano, infatti, note floreali che vengono affiancate da profumi di mandorla, origano e carciofo. Al palato è avvolgente e armonioso: la componente amara, che ricorda il gusto del carciofo, emerge infatti nella parte iniziale dell’assaggio mescolandosi in maniera molto ben bilanciata a quella piccante che risulta intensa e persistente fino alla fine. Alla vista si presenta di color verde brillante, impreziosito da sfumature dorate. Le sue caratteristiche ne fanno un extravergine che esprime il meglio di sé a crudo, è ideale in abbinamento con formaggi freschi o di media stagionatura, crudi di carne e di pesce, carni bianche grigliate.
Feudo Disisa
Contrada Disisa, sp 30, km 6
Grisì, Monreale (Pa)
T. 091 6127109
www.feudodisisa.com
info@vinidisisa.it
L’OLIO IN PILLOLE