di Christian Guzzardi
Sul versante siracusano dei Monti Iblei, nel territorio di Buccheri, immersa in una zona collinare storicamente vocata alla coltivazione degli ulivi, si trova una delle realtà più longeve dell’olivicoltura siciliana: l’azienda agricola Vernéra.
Qui, tra le contrade Vernéra (da cui prende il nome), Sant’Andrea, Tallarita, Zocco, Mazzarino, Mascarone, Maddalena e Frassino, da oltre un secolo la famiglia Spanò produce olio extravergine d’oliva: settanta ettari, coltivati in regime biologico, 9.500 piante secolari, quasi tutte della varietà Tonda Iblea, e una produzione annua di circa 6 mila litri che, a dispetto dei grandi numeri, mira a garantire il massimo della qualità in ogni sua fase. Una storia imprenditoriale avviata agli inizi del ‘900 e portata avanti dal 1984 da Maria Grazia, Tania e Gaetano Spanò che, mossi dalla stessa passione per la terra del bisnonno Vito, hanno scelto di continuare il lavoro delle generazioni che li hanno preceduti.
Gli oli Vernéra sono il risultato di un processo produttivo che parte da una raccolta manuale verde, che ha inizio la seconda metà di settembre e prosegue con una molitura effettuata entro tre ore in un frantoio a ciclo continuo e la conservazione a temperatura controllata in acciaio. Un procedimento che coniuga la sapienza artigiana ai vantaggi della tecnologia e che ha come obiettivo quello di mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche, chimiche e sensoriali dell’olio. A comporre la gamma sono tre extravergine diversi: il “Vico Rossella N.1 Igp”, blend di cultivar autoctone dei Monti Iblei che prende il nome dal luogo in cui si trova la casa della famiglia Spanò, il blend “Le Terre di Vito”, omaggio al papà degli attuali proprietari e il monovarietale “Le Case di Lavinia”, dedicato invece alla loro mamma.
Commercializzati soprattutto all’estero – con circa il 70% della produzione destinata a Germania, Stati Uniti e Taiwan e con il restante 30% distribuito in Italia presso negozi specializzati, ristoranti e clienti privati – gli oli Vernéra si caratterizzano per un packaging elegante (in vetro e in latta) che testimonia il legame con il territorio e che si accompagna in alcune edizioni limitate ad accessori ispirati a elementi architettonici di Buccheri. Tra questi il rosone della Chiesa gotica di Sant’Andrea che è stato riprodotto in alcune ciotoline per la degustazione.
Tra i tre oli della gamma abbiamo assaggiato il monocultivar da Tonda Iblea “Le Case di Lavinia”. Biologico, certificato Dop dal Consorzio di Tutela Monti Iblei, Presidio Slow Food, è uno degli extravergine che meglio fotografa la vocazione olearia della zona in cui viene prodotto. Alla vista si presenta di un color dorato, arricchito da sfumature verdi. Fruttato intenso, dal bouquet aromatico ricchissimo, che si connota per note erbacee, profumi di pomodoro, oliva verde e mandorla. Al palato risulta molto equilibrato grazie a un incipit dolce, seguito da una leggera sensazione amaricante che ricorda il gusto del carciofo, e a un finale fresco e da gradevole piccante. Le sue caratteristiche e l’armonia che lo contraddistingue, lo rendono un olio ideale per accompagnare piatti a base di carne, zuppe e minestre, ma anche ricche insalate a base di pomodoro. Da provare anche con crudi di pesce e formaggi freschi. Esprime il meglio di sé a crudo.
Soc. Agr. Vernera
Corso Umberto 21-23 – Buccheri (SR)
T. 338 3622868; 338 1450213
verneraolio@gmail.com
www.vernera.it
L’OLIO IN PILLOLE
