di Christian Guzzardi
A pochi chilometri da Corleone, in provincia di Palermo, ha sede l’azienda agricola Bona Furtuna.
Ambasciatrice delle eccellenze olearie e agroalimentari negli Stati Uniti, questa prestigiosa realtà è impegnata, sin dalla sua nascita, nella tutela della biodiversità e nella promozione delle eccellenze di questo angolo di Sicilia. Fondata da Steve Luczo e dalla moglie Agatha, discendenti di una famiglia corleonese, Bona Furtuna è un vero e proprio omaggio alle radici siciliane e rappresenta un ponte tra il ricordo di nonna Rosa e l’America. Gestita da Pasquale Marino – agronomo, profondo conoscitore del territorio e artefice, insieme ai proprietari, del recupero di queste terre – l’azienda si estende per trecento ettari nel cuore dei monti Sicani. Di questi, settanta sono destinati a colture cerealicole e officinali, trenta, invece, a un oliveto che ospita dodicimila piante, alcune ultracentenarie, delle varietà Biancolilla Centinara (quattromila esemplari), Nocellara del Belice, Cerasuola, Passulunara e altre cultivar minori.
Un lavoro dal grande valore, avviato nel 2013 con l’acquisto dei terreni e con l’ampliamento dell’oliveto, che ha visto in poco meno di dieci anni il recupero della Biancolilla Centinara, fino a quel momento a un passo dall’estinzione. Non solo ulivi, negli anni che hanno preceduto il primo imbottigliamento, avvenuto nel 2016, l’azienda ha visto l’aumentare della coltivazione di erbe selvatiche e officinali, di grani e ortaggi; tutti prodotti che lavorati e trasformati vengono commercializzati oggi come pasta, condimenti e prodotti per la cosmesi.
Fiore all’occhiello della produzione resta tuttavia l’olio extravergine d’oliva. Realizzato presso il frantoio di proprietà, destinato ad esclusivo uso aziendale, questo nasce da un processo che coniuga l’alta tecnologia al rispetto per la tradizione. Le olive vengono raccolte a mano dagli agricoltori locali, controllate una per una per testarne la qualità, molite a freddo e imbottigliate entro 24 ore. Grazie alla vicinanza del Monte Barraù, inoltre, tutti gli ulivi vengono irrigati naturalmente dalla sorgente d’acqua proveniente dalla montagna, ricca di sostanze nutritive e considerata tra le più pulite al mondo. Nascono così circa dodicimila litri annui di olio extravergine d’oliva, riservati esclusivamente al mercato americano e commercializzati tramite distributori specializzati e e-commerce aziendale.
Tra gli oli della gamma è possibile trovare due monocultivar, da Biancolilla Cetinara e da Passulunara, e tre blend: il Bona Furtuna “Heritage”, il “Forte”, il “Gran Cru” e il “Riserva Nonna Rosa”. Titolari di prestigiosi riconoscimenti internazionali e certificati biologici, tra questi abbiamo assaggiato in anteprima per Cronache di Gusto il Bona Furtuna “Forte”. Alla vista si presenta limpido e dal color dorato brillante. Si tratta di un blend composto prevalentemente da Cerasuola e Tonda iblea, a cui si aggiungono altre varietà in percentuali minori, si tratta di un extravergine dai profumi e dai sapori intensi. Caratterizzato da un bouquet aromatico deciso e variegato, al naso presenta interessanti note di pomodoro, erba appena falciata e foglie d’ulivo. Sentori che si abbinano perfettamente al gusto del carciofo e del pepe bianco, rintracciabili al palato. Nel complesso il Bona Fortuna “Forte” è un extravergine audace che, grazie a mix molto ben riuscito tra la componente amara e quella piccante (presenti dall’inizio alla fine dell’assaggio) sa raccontare in maniera puntuale la forza e la vitalità del terroir siciliano.
Per via delle sue caratteristiche è un olio capace di esaltare i piatti che accompagna, per questo si sposa bene con carni rosse grigliate, zuppe e minestre, insalate a base di pomodoro. Da provare anche in accompagnamento a pane e focacce. Esprime il meglio di sé a crudo.
Bona Furtuna Soc. Agr. Srl
Contrada Castro, Strada statale 188
Corleone (PA)
T. 391 3514341
orders@bonafurtuna.com
https://bonafurtuna.com/
L’OLIO IN PILLOLE
