Cerasuola in purezza.
Andiamo indietro nel tempo fino al 1182 quando Guglielmo II re Normanno donò all'Archidiocesi di Monreale un vasto feudo attorno alla masseria Disisa; poi quando furono abrogati i privilegi temporali della chiesa 700 ettari furono acquistati da Nicolò Di Lorenzo. Pertanto da quasi 200 anni la famiglia Di Lorenzo coltiva principalmente vigneto, uliveto e seminativo e così arriviamo al dopoguerra quando la riforma agraria espropriò circa 300 ha. I 400 rimasti, e scusate se sono pochi, sono attualmente divisi tra vari fratelli e figli che poi conferiscono i loro prodotti alla Disisa srl con amministratore Renato Di Lorenzo.
Il cuore aziendale, ad un km a valle del piccolo abitato della frazione di Grisì, è costituito dall'antico baglio, completamente ristrutturato, che si affaccia come un balcone sulla splendida valle dello Jato, sul lago Poma e con vista che arriva fino a Roccabusambra e a Corleone, in cui in futuro sarà anche un agriturismo. Il braccio aziendale, cioè la cantina e il frantoio, è staccato di pochi metri ed è stato realizzato nel 2004. Renato con l'aiuto dei figli Mario e Laura gestisce in proprio 160 ha di cui 90 a vigneto e 50 di uliveto di cui 20 coltivati in biologico. E' sempre stato aperto alla sperimentazione e alla ricerca, suo è infatti uno dei primi vigneti siciliani in assoluto di Chardonnay.
Restando però nell'ambito dell'olivo diciamo che i 15 ha originari sono tutti di esemplari centenari di Cerasuola, e negli anni '90 ne sono state piantate altre piante oltre alle cultivar Biancolilla, Nocellara del Belice e poca Oglialora Messinese. Gli impianti nuovi sono irrigui per soccorso e tutti sono condotti in agricoltura tradizionale. L'azienda ha un piccolo frantoio che usa solo per sé con frangitore a martelli e separatore a cui si aggiunge poca acqua. Questo permette di molire subito le olive nella stessa giornata per salvaguardarne la qualità. Si producono 250 q di extravergine che per l'80% va all'estero, Francia e Gran Bretagna su tutti e che ha ottenuto parecchi riconoscimenti. Oltre all'etichetta che assaggiamo c'è anche il blend di tutte le cultivar.
La varietà Cerasuola, che degustiamo, si trova specialmente in provincia di Palermo, nel Trapanese e nella fascia tra Castelvetrano e Menfi. Ha drupa media, ellittica, leggermente asimmetrica, dà alte rese ed è molto ricca di acido oleico e specialmente di polifenoli; l'olio è meno dolce e più amaro con sentori e fruttato più intensi e persistenti.
Alla degustazione rivela un naso molto intenso ed interessante con sentori di cardo, foglia di pomodoro, fieno ed erba fresca. Al gusto una frazione di dolce che cede il posto ad un amaro non eccessivo ed un piccante al posto giusto, retrogusto piacevolmente persistente di mandorle amare.
Dalle analisi di laboratorio fornite risulta: difetti assenti, acidità 0,12, perossidi 6,6, K232=1,51, K270=0,07, delta K -0,001.
Olio profumato e dal gusto equilibrato che si abbina a minestre di legumi, insalate miste e ad un pomodoro crudo alla trapanese. Nelle enoteche ½ litro a 12 euro.
Soc. Agr. Disisa |
Recensioni Rubrica a cura di Salvo Giusino |