di Christian Guzzardi
A Jesi, in provincia di Ancona, ubicata sul Monte Olivo, si trova l’azienda Montecappone.
Fondata oltre cinquant’anni fa, questa longeva realtà marchigiana appartiene dal 1997 alla famiglia Bomprezzi-Mirizzi, già titolare dell’omonima enoteca di Via Tuscolana a Roma. Un’avventura avviata oltre vent’anni fa, caratterizzata dal desiderio di attuare un profondo rinnovamento nella produzione di vini e oli e di portare avanti una continua ricerca agronomica.
Con una superficie vitata di circa cinquanta ettari, dislocati su diversi territori della zona, i vini di Montecappone fotografano al meglio il microclima e la natura dei suoli di provenienza; caratteristiche che, insieme ad interventi mirati al benessere delle uve, confluiscono in una grande attenzione nei confronti dei processi produttivi, permettendo di portare nel calice gli aromi e i profumi di questo angolo d’Italia. Una produzione che ha il suo fiore all’occhiello nel Verdicchio, ma che valorizza anche altri vitigni (a bacca bianca e rossa) quali il Sauvignon Blanc, il Montepulciano, il Sangiovese e il Lacrima. Altro asset aziendale è costituito dall’olivicoltura, attività che sul territorio marchigiano ha origini antichissime e che, già dagli anni Sessanta, caratterizza il lavoro di Montecappone. Distribuito su circa diciassette ettari, l’oliveto ospita piante secolari delle varietà Leccino, Raggia, Ascolana Tenera e Rosciola e nuovi impianti di Mignola, Coroncina, Nostrale di Rigali, Lea e Piantone di Mogliano, per un totale di circa seimila alberi.
Gestita secondo i dettami dell’agricoltura biologica, la coltivazione delle piante e la successiva trasformazione delle olive si connota per processi curati nei minimi dettagli: la raccolta viene effettuata a mano al giusto grado di maturazione, i frutti vengono raccolti e sottoposti a frangitura nell’arco di dodici ore, lo stoccaggio avviene a temperatura controllata. Il risultato è una produzione annua di circa tremila litri, prevalentemente orientata ad oli monovarietali. Compongono la gamma, infatti, tre monocultivar rispettivamente ottenuti da Ascolana Tenera, Leccino e Frantoio.
Tra i tre abbiamo assaggiato quello realizzato con l’Ascolana Tenera, cultivar tipica del territorio delle Marche che si distingue per frutti ricchi di succo e di polpa. Dal color giallo brillante, impreziosito da sfumature verdi, si tratta di un fruttato intenso dal bouquet aromatico complesso e variegato. Al naso spiccano soprattutto note di pomodoro, di erbe aromatiche e foglia d’ulivo in un mix di profumi molto ben riuscito. Al palato mostra tutta la sua personalità: l’incipit dai toni dolci viene infatti immediatamente seguito all’emergere della componente amara che lentamente lascia il posto a un leggero piccante. Nel complesso risulta molto ben equilibrato e ideale per abbinamenti trasversali. Le sue caratteristiche, infatti, lo rendono un olio ideale per accompagnare tante tipologie di piatti. Si sposa molto bene con ricette dal gusto delicato come crudi di terra e di mare, verdure cotte al vapore, primi piatti della tradizione mediterranea e formaggi freschi. Esprime il meglio di sé a crudo ma può essere usato anche per veloci cotture.
Montecappone
Via Colle Olivo, 2 – Jesi (Ancona)
T. 0731 205761
info@montecappone.com
www.montecappone.com
L’OLIO IN PILLOLE
