di Christian Guzzardi
Tra le più interessanti realtà dell’olivicoltura siciliana, l’azienda agricola Arkè Olio e Natura si trova a Serradifalco in provincia di Caltanissetta.
In questo territorio collinare, espressione autentica della Sicilia centrale, da circa vent’anni Daniela e Salvatore Di Liberto, insieme ai cugini Sabrina e Salvatore Prizzi, sono impegnati nella realizzazione di un extravergine di qualità e in un progetto di valorizzazione delle eccellenze locali. L’intera produzione di Arkè, infatti, si basa non solo sugli alberi dell’uliveto aziendale, ma su un vero e proprio sistema di networking che coinvolge tanti agricoltori dei comuni limitrofi, selezionati mediante uno scrupoloso lavoro di ricerca orientato alla riscoperta di cultivar autoctone, oltre che di microclimi e suoli particolari.
Cuore pulsante del progetto è lo stabilimento produttivo. Recentemente ampliato e rinnovato (con un nuovo frantoio a due fasi e un sistema di stoccaggio a temperatura controllata), questo ospita oggi un elegante showroom e un’area dedicata all’accoglienza di clienti e visitatori. In una logica di valorizzazione del territorio, proprio a questi ultimi Arkè dedica delle esperienze da vivere in azienda. Quattro differenti tipologie di visite, appositamente ideate per conoscere i prodotti e la cultura di questo angolo di Sicilia. Tra queste la scoperta del frantoio (Arkè Discovery”), le degustazioni degli extravergini (“Arkè Tasting” e “Arkè Full Experience”) e un pranzo a base di ricette della tradizione accompagnato dall’assaggio di due oli e da un calice di vino (”Arkè Sicilian Lunch”).
Iniziative che – grazie al supporto di guide specializzate, tour operator e al passaparola di chi le ha vissute – attirano a Serradifalco tantissimi appassionati provenienti da altre regioni d’Italia e dall’estero. Un progetto, quello dell’ospitalità, che troverà il proprio compimento nel 2024 grazie alla realizzazione di una piccola foresteria pensata per chi vorrà approfondire la cultura dell’olio vivendo una o più giornate in frantoio. Sono attualmente quattro le tipologie di extravergine prodotte e commercializzate: l’Arkè Classico (blend di Tonda Iblea, Nocellara dell’Etna e Giarraffa), l’Arkè Bio (monocultivar di Nocellara del Belice), il Kora (blend di Nocellara del Belice, Cerasuola, Biancolilla) e l’Arkè Igp Sicilia (monocultivar Cerasuola). A questi si aggiungono gli aromatizzati al limone, al peperoncino, al rosmarino, all’arancia e al basilico. Una produzione di circa 90.000 litri annui, che prende il via da una raccolta manuale realizzata nei primi giorni di ottobre e che prosegue con una molitura a freddo entro 12 ore.
Tra gli oli della gamma abbiamo assaggiato l’Arkè Bio. Alla vista si presenta di color giallo opaco, con venature dorate. Fruttato medio, delicato ed elegante, questo monovarietale si caratterizza per un profilo aromatico ricco di sfumature. Tra i tanti presenti risaltano al naso, soprattutto, i sentori di pomodoro e basilico. Al palato risulta armonioso ed equilibrato, la componente amara e quella piccante si combinano tra loro senza mai sovrastarsi in una successione di gusto molto ben riuscita. L’Arkè Bio 2022 è certamente un extravergine riconoscibile e capace di raccontare al meglio il territorio in cui viene prodotto, non a caso presenta caratteristiche differenti rispetto ad altri monocultivar da Nocellara del Belice realizzati nella zona occidentale della Sicilia. Da utilizzare prevalentemente a crudo, è un olio capace di accompagnare ricette dai sapori intensi. Si sposa molto bene con zuppe a base di legumi, carni rosse grigliate, insalate a base di pomodoro e formaggi stagionati.
Olio Arkè – Oleificio, Frantoio di Caltanissetta
contrada Grotta d’Acqua – statale 640 Ag-Cl
Serradifalco (CL)
T. 0934 931587
info@olioarke.i
www.olioarke.it
L’OLIO IN PILLOLE
