Nel territorio di Ragalna, comune in provincia di Catania, ha sede l’azienda agricola di Vincenzo Signorelli.
È in questa zona d’eccellenza dell’olivicoltura siciliana che si estendono, per circa sei ettari, i tre oliveti a sesto irregolare dai quali nasce un extravergine di grande qualità. Un’area morfologicamente complessa, tra rocce laviche e vegetazione lussureggiante, che ospita settecento alberi (molti dei quali secolari) la cui coltivazione richiede un’attenzione particolare. Questi, infatti, crescono su aree non agilmente accessibili e per queste bisognose di un lavoro rigorosamente manuale: dall’irrigazione alla raccolta delle olive.
È proprio qui che Vincenzo Signorelli, giornalista e fotoreporter di professione, dopo molti anni trascorsi a Milano, ha deciso di tornare nel 2012 per occuparsi di una piccola proprietà di famiglia situata in Contrada Difesa. Due ettari appena e un centinaio di alberi che oggi – a distanza di oltre dieci anni – si sono triplicati grazie all’acquisto di altri due oliveti centenari nella zona sudoccidentale del vulcano. Si trova qui un patrimonio di cultivar autoctone – prevalentemente Nocellara Etnea e Moresca, oltre a piccole percentuali di Minuta, Tonda Iblea e Nocellara del Belice – che costituisce la base per la realizzazione degli extravergine firmati Signorelli. Alle olive provenienti da queste piante se ne aggiungono altre provenienti dalla Sicilia Occidentale che vengono selezionate in maniera rigorosa dal produttore in collaborazione con olivicoltori locali e successivamente lavorate presso un frantoio di fiducia del territorio etneo.
Un lavoro studiato e pianificato nei minimi dettagli dal quale vede la luce una produzione di nicchia (circa duemilacinquecento litri annui) che ha come obiettivo principale quello di valorizzare la biodiversità del territorio in una logica ostinatamente sostenibile. Non a caso la “Fondazione Slow Food per la Biodiversità” ha scelto di assegnare agli oliveti etnei il Presidio Olivi Secolari, evento che si è successivamente tradotto in ulteriori riconoscimenti per gli oli e per il suo produttore. Un impegno quello nei confronti della valorizzazione del territorio che trova continuità nell’adesione da parte di Vincenzo Signorelli alla Federazione Italia Olivicoltori Indipendenti (Fioi), realtà impegnata nella tutela del patrimonio olivicolo nazionale e nella custodia dell’extravergine come prodotto artigianale di qualità in una logica di indipendenza dal sistema industriale e di sostegno reciproco.
Distribuiti prevalentemente all’estero (e in modo particolare negli Stati Uniti) gli oli Signorelli sono molto presenti nel settore horeca e vengono anche commercializzati in Italia tramite vendita diretta. Tante le collaborazioni con importanti ristoratori, alcuni dei quali stellati, e la possibilità di degustarli (e acquistarli) in occasione di visite guidate organizzate in azienda. Certificati Bio e Igp Sicilia, ogni extravergine Signorelli proviene da un unico oliveto o da un’area selezionata e viene realizzato a partire da una raccolta manuale a cui segue: l’estrazione a freddo, la filtrazione, la conservazione in silos d’acciaio e sotto azoto e, infine, l’imbottigliamento in vetro dopo un periodo di riposo. Procedure che, congiuntamente a una coltivazione che esclude il ricorso a sostanze chimiche, garantisce il mantenimento di profumi, sapori e valori nutrizionali.
Sono quattro gli extravergine realizzati dall’azienda: il monovarietale “Contrada Mancusi”, 100% Nocellara Etnea, prodotto con sole olive provenienti dagli oliveti etnei; i due “Foglie di Platino”, monocultivar da Biancolilla e Nocellara del Belice, ottenuti da olive provenienti dalla Sicilia occidentale; l’olivaggio “Contrada Difesa”, ottenuto da Nocellara Etnea mescolata con piccole quantità di varietà rare che crescono nella zona di Ralgana. In occasione della campagna olearia 2022, caratterizzata da condizioni climatiche difficili e da una carenza di Nocellara Etnea, il “Contrada Mancusi” si è trasformato in un inedito “Gran Cru”: un olivaggio che è stato ideato direttamente in campo, e per tale ragione difficilmente replicabile, e composto per circa il 60% dalla cultivar principale del territorio e da piccole quantità di olive selvatiche, Nocellara del Belice e Tonda Iblea e da una piccolissima percentuale di Moresca matura.
Tra gli oli della gamma abbiamo scelto di assaggiare il “Foglie di Platino, monocultivar Nocellara del Belice”. Ottenuto da olive coltivate nel territorio di Castelvetrano, in una zona ben esposta e ventilata, questo monovarietale si caratterizza per un fruttato intenso e per un color dorato arricchito da sfumature verdi. Dotato di un profilo aromatico particolarmente variegato, si caratterizza al naso per note di pomodoro, mandorla e erbe aromatiche. Sentori che ricordano (e fotografano) il territorio di provenienza delle olive con il quale viene realizzato. Al palato si caratterizza per una grande forza ma anche per un grande equilibrio. La componente amara, che richiama in maniera decisa il gusto del carciofo e del cardo, si mescola al meglio con piccante gradevolmente elegante che dona al finale dell’assaggio uno sprint molto interessante. Si tratta nel complesso di un extravergine dotato di personalità ed armonia. Le sue caratteristiche lo rendono un olio capace di esaltare i piatti che accompagna, si sposa molto bene con carni rosse grigliate, insalate e base di pomodoro, verdure cotte al vapore, zuppe di legumi. Da provare anche con formaggi semi-stagionati, pizze e focacce. Esprime il meglio di sé a crudo.
Vincenzo Signorelli Olivicoltore
Via Vitaliano Brancati, 4/C
95030 Nicolosi (CT)
Tel. +39 335 6889498
esignorelli@mac.com
https://enzosignorelli.wordpress.com
*credit delle immagini: © Marta Giaccone, Sedrik Nemeth, Valentina Di Mauro, Enzo Signorelli.