Realtà storica dell’agricoltura siciliana, l’azienda Salamone sorge su un territorio collinare a cavallo tra i comuni di Aragona e di Santa Elisabetta. Ci troviamo in provincia di Agrigento, a circa 450 metri sopra il livello del mare, in un’area di grande bellezza in cui la pietra calcarea, le vallate e l’orizzonte del mare costituiscono la quinta naturale di mandorli e ulivi. Acquisita nell’800 dai fratelli Salamone – imprenditori attivi nel commercio dello zolfo e allevatori – l’azienda si sviluppa per circa cento ettari, nove dei quali ospitano duemilacinquecento alberi d‘ulivo appartenenti a varietà autoctone e non. A gestire l’azienda, che ha sede in contrada Carbonìa, così chiamata poiché in passato sede di molte carbonaie, è oggi Eugenia Gino che, insieme alla madre Graziella Salamone, ne ha assunto la guida nel 1975 avviando un processo di modernizzazione e, al contempo, di transizione verso l’agricoltura biologica.
È grazie al loro lavoro che a partire dai primi anni ’90 l’azienda è interamente gestita secondo il disciplinare dell’agricoltura bio e dedita alla produzione di mandorle della varietà Tuono, grano duro e olive e cosmetici a base di farina e extravergine. Ribattezzati con il nome “Carbonìa” – in omaggio alla contrada che ospita la Tenuta – l’extravergine Salamone sono il risultato della lavorazione di cultivar tipiche dell’area dell’agrigentino, a queste si unisce inoltre una varietà tipicamente pugliese (la Coratina) che, tra le valli di Aragona, ha trovato una felice collocazione. Da questo patrimonio naturale e da un processo curato nei minimi dettagli, nascono circa 2.500 litri all’anno, suddivisi in cinque monovarietali biologici (da Nocellara del Belice, Cerasuola, Biancolilla, Giarraffa e Coratina) e in un blend (a base di Coratina e Biancolilla) che viene realizzato solo su richiesta.
Una produzione di nicchia, destinata a crescere in seguito all’ampliamento dell’uliveto effettuato appena due anni fa, che viene distribuita in Italia, Belgio e Germania prevalentemente presso rivenditori specializzati. Tra i prossimi progetti in cantiere anche l’avvio di un agriturismo, con una sala degustazione pensata per gli appassionati di turismo enogastronomico, e la costituzione di un piccolo vigneto. Tra gli oli della gamma, abbiamo assaggiato il Monovarietale Biancolilla Bio, certificato Igp Sicilia. Insignito di moltissimi premi nazionali e internazionali (anche nel 2023) questo monocultivar nasce dalla varietà che viene raccolta per prima durante la campagna olearia. Le olive, che crescono nell’agro di Aragona, vengono infatti portate in un frantoio assoggettato al metodo biologico già dai primi giorni di ottobre, molite a freddo entro ventiquattro. Dopo essere filtrato e conservato sotto azoto a temperatura controllata l’extravergine viene imbottigliato in una bottiglia dal packaging elegante, nei formati da 0,50 e 0,75 litri, che raffigura in etichetta l’emblema dell’antica Akragas, a sottolineare il legame intimo che esiste con la terra in cui viene prodotto.
Fruttato medio intenso dal color verde arricchito da sfumature dorate, il Biancolilla di Carbonìa presenta al naso sentori erbacei, di mela verde e mandorla; caratteristiche che grazie alla presenza di note aromatiche – come quelle della menta – compongono un bouquet particolarmente fresco ed elegante. Al palato risulta armonioso ed molto ben equilibrato; un extravergine dotato di una forte personalità e riconoscibilità ma non per questo sbilanciato. Difatti, la componente amara – decisa e persistente – si mescola al meglio a un piccante capace di dare sprint all’assaggio: due caratteristiche che rendono questo monovarietale perfetto in abbinamento a insalate arricchite da ortaggi, tartare e carpacci di carne o di pesce e formaggi poco stagionati. Da provare anche in abbinamento a pizze e focacce a base di verdura. Esprime il meglio di sé decisamente a crudo.
Azienda Agricola Salamone di Eugenia Gino
Contrada Carbonia – Aragona (AG)
T. 0922 23878; 393 4103116
www.oliocarbonia.it