(Aldo Lorenzoni)
Fertilità, potenza, economia e solidarietà, questi i valori portati avanti da Volcanic Wines, l'associazione promossa dal Consorzio di Tutela Vini Soave, che ha trovato nei sei mesi di Expo 2015 uno spazio comunicativo ampio conciliandosi alla perfezione col tema forte che anima la manifestazione: Nutrire il pianeta, energie per la vita.
Dalle viscere della terra il Vulcano richiama con forza elementi chimici e nutrienti che alimentano nuova vita, favoriscono la biodiversità, aumentano la fertilità di questi territori in evoluzione. Volcanic Wines ne racconta le caratteristiche attraverso vini e vitigni che in questi luoghi hanno trovato il loro ambiente ideale, a volte unico, su cui svilupparsi e svela storie di un profondo rapporto fra uomo e natura. Volcanic Wines è dunque scoperta e cooperazione tra territori, promozione, enoturismo, ma anche ricerca e confronto, come è stato ribadito nel seminario Volcanic Wines 2015: i vini, i territori, i progetti coordinato dal Consorzio del Soave che si è tenuto all'interno del Padiglione Vino, sala Convivium.
Davanti a una sala gremita e attenta Aldo Lorenzoni direttore del Consorzio del Soave, Giovanni Ponchia enologo del Consorzio del Soave e l'enogastronomo Carlo Zucchetti hanno illustrato il percorso fatto da questa associazione che nel giro di cinque anni ha posto al centro della comunicazione il vulcano, i suoi vini e i suoi vitigni e ha costituito una rete di collaborazione tra territori vulcanici davvero unica.
Proprio perché il Vulcano può essere per il vino “nutrimento ed energia” nel corso del tasting si è dato spazio anche ai vini del progetto Vinha Maria Chaves dell'Isla do Fogo. Qui il missionario Padre Ottavio Fasano ha voluto aiutare, con questo progetto, il popolo dell'Isola di Fogo, nell'arcipelago di Capo Verde, in pieno Oceano Atlantico a 500 chilometri dalla costa africana. Fogo è rappresentata da un grande cono di 2.829 metri sul livello del mare di vulcano attivo (l'ultima eruzione è avvenuta il 23 novembre 2014) sulle pendici del quale è stata piantata la vigna.
Lorenzoni ha sottolineato come “i sei mesi di Expo hanno visto un'incredibile serie di eventi su tutto il territorio italiano dell'associazione Volcanic Wines, coinvolgendo 7 regioni e 12 territori. Un sistema in grado di generare valori forti: le denominazioni di origine di questi territori mettono insieme 17mila ettari e una produzione di 150 milioni di bottiglie”.
Volcanic Wines è un'associazione di Doc Vulcaniche che comprende oltre al Consorzio del Soave, capofila del progetto,Consorzio Tutela Bianco di Pitigliano, Consorzio Tutela Vini Lessini Durello, Consorzio per la Tutela dei Vini Orvieto, Consorzio Tutela Vini di Gambellara, Enoteca Provinciale della Tuscia, Consorzio Vini doc Colli Euganei, Cantina di Mogoro (Sardegna), Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei, Comune di Milo, Consorzio di Tutela Vini del Vesuvio, Comune di Pantelleria, Consorzio Tutela Vini Etna doc, Consorzio di Tutela Vini d'Ischia.
C.d.G.