di Marco Sciarrini, Roma
Interessante manifestazione a Roma dal titolo “Vino e Salute a Palazzo Borghese, gli effetti di vino e arte su anima e corpo”. Non una provocazione, ma un binomio da approfondire e su cui riflettere.
Sulla scia del celebre appuntamento primaverile della Capitale “Vino e Arte che Passione”, la CT Consulting Events, ha dato vita a un’iniziativa, questa volta alle porte dell'autunno, mirata a valorizzare il consumo consapevole e una migliore conoscenza delle proprietà salutistiche del vino. Coniugando scienza, tecnologia, sapienza agroalimentare e splendore artistico, la giornata ha registrato, oltre a una nutrita affluenza, anche un’alternanza alquanto unica di registri e tematiche: il vino accostato a effetti benefici cardiologici, a valori nutrizionali, a consumatori giovani e relative psicologie e possibili dipendenze, a sostenibilità e, non da ultima, alla storica cornice del Palazzo Borghese, residenza romana dell’omonima famiglia, da cui proviene larga parte delle inestimabili opere pittoriche esposte oggi nella celebre Galleria Borghese. In questo ventaglio di suggestioni, non si è mai smarrito il focus primario. I ricercatori ed esperti dell’Università Campus Bio-Medico di Roma hanno passato in rassegna le principali caratteristiche del vino che, se consumato moderatamente, può essere associato a numerosi vantaggi per la salute, come ribadisce Germano Di Sciascio: “Dalle prime coltivazioni della vite sulle rive del Mar Caspio e in Turchia Orientale, il vino ha accompagnato l’evoluzione e la cultura della civiltà occidentale da migliaia di anni, penetrando la mitologia, la religione, l’arte in tutte le sue forme. Il vino è a buon diritto parte integrante della dieta mediterranea e, come illustrato dal “paradosso francese”, ovvero il presunto fenomeno per il quale in Francia, nonostante l'alto consumo di alimenti ricchi in acidi grassi saturi, l'incidenza di mortalità per malattie al cuore e vasi sanguigni è relativamente bassa, inferiore rispetto ad altri paesi dieteticamente comparabili, esso può proteggere il nostro sistema cardiovascolare attraverso gli effetti biologici del resveratrolo ed altri meccanismi”.
Un’offerta di pregio e senza precedenti nella nostra città, che ha consentito ai presenti di addentrarsi fra storie e segreti dei principali produttori italiani, degustarne le migliori annate e raccogliere consigli da parte dei massimi esperti in campo medico. I convenuti hanno potuto emozionarsi davanti a opere uniche per bellezza e stato di conservazione, nonché acquisire nozioni utili a livello personale, educativo e di formazione, specie nel caso di adolescenti in famiglia. “Questa prima edizione di “Vino e Salute” di certo rappresenta per la CT Consulting Events una grande sfida, che cela dietro passione e impegno, unitamente alla ferma convinzione che un simile progetto possa rispondere e colmare una serie di esigenze della nostra città e del paese tutto, in questo momento storico che ci vede catalizzati, per non dire stregati, da programmi di cucina, star e contest culinari ma forse poco attenti alle origini e alle conseguenze di ogni cosa – afferma Ciro Formisano, responsabile e fondatore CT Consulting Events – All’insegna di quest’ultimo passaggio, nel rispetto quindi delle stagioni e del nostro organismo, un evento come Vino e Salute vuole ristabilire un’importante gerarchia che inevitabilmente vedrà ai vertici concetti chiave come territorio, tradizioni, scienza e salute”. E dopo il convengo anche un banco di assaggio con 25 cantine coinvolte.