Nei pub e wine bar d'Inghilterra da adesso il vino servito avrà un basso tenore alcolico.
L'iniziativa coinvolge migliaia di locali di tutto il Paese. E' stato firmato un accordo tra associazioni d'impresa e di categoria inglesi, tra cui la British Beer&Pub Association e la Wine&Spirit Trade Association, per ridurre il commercio di vini con alto contenuto di alcol e cooperare con la lotta del governo all'abuso di alcol. Così verrà servito ai banconi e ai tavoli vino con gradazione alcolica al di sotto dei 12,5 gradi alcol.
L'intesa tra il trade del beverage e il governo ha sollevato non poche polemiche, una bufera anzi tra i produttori stessi, i quali hanno criticato l'iniziativa, che non farebbe bene al mondo del vino perché tralascerebbe la qualità stessa di ciò che viene servito, prendendo come solo parametro l'alcol. Una manovra che getta preoccupazione tra le aziende di tutto il mondo che esportano nel mercato inglese, il bacino più attivo del Vecchio Continente. Nei social la notizia ha fatto scatenare il dibattito e una pioggia di critiche. “Così adesso non si potrà più bere un buon Sauvignon della Nuova Zelanda mentre un leggero Pinot Grigio avrà il suo spazio”, ha commentato sarcasticamente un produttore di Bordeaux, Gavin Quinney. Come riporta Decanter.com persino l'Alcohol Health Alliance si è espressa a sfavore dell'accordo, accusando il governo di avere adottato una strategia sbagliata, poco efficace, e che i paletti da mettere alla vendita di alcol dovrebbero essere ancora più duri.